“Cassani dice no al fondo di solidarietà con il 10% dello stipendio”
Guenzani e la giunta di centrosinistra si erano ridotti lo stipendio del 10%, Cassani non fa la stessa scelta ma annuncia riduzioni di spesa. Il Pd critico: "Parla di tagli che non trovano riscontro"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Partito Democratico: l’argomento è la “autoriduzione” di stipendio di sindaco e giunta. Scelta attuata dalla precedente amministrazione di centrosinistra (i soldi sono stati impiegati per costruire il parchetto giochi di piazza Risorgimento, in via di completamento) e che pare non verrà confermata dalla nuova amministrazione: di qui la critica del Pd a Cassani
(nella foto: il gruppo consigliare del Partito Democratico)
Non ci siamo. Il Sindaco Cassani ha dichiarato che lui stesso, gli Assessori, il Presidente del Consiglio e i Consiglieri percepiranno fino all’ultimo euro del denaro pubblico versato sui loro conti correnti a titolo di indennizzo per il servizio svolto.
La notizia è questa: “Cassani non intende rinnovare il fondo di solidarietà istituito dalla Giunta Guenzani con la devoluzione del 10% degli emolumenti personali”. Tutto il resto è vuota chiacchera.
E’ un fatto che Guenzani, gli Assessori, il Presidente del Consiglio, i Consiglieri per cinque anni abbiano rinunciato al 10% del loro emolumento a favore di un fondo di solidarietà.
E’ un fatto che abbiano devoluto alla città soldi propri, soldi a loro versati a titolo di indennizzo per il servizio svolto.
E’ un fatto che questa donazione volontaria abbia alimentato un fondo il cui importo complessivo superava i 90.000 euro
E’ un fatto che questo denaro, rinuncia volontaria a denaro pubblico fatta da persone prestate al servizio della politica, abbia sostenuto una donazione di 22.000 euro all’associazione ALICE per l’acquisto di apparecchiature sanitarie e consentito la realizzazione del parco pubblico di Piazza Risorgimento (primo parco della città accessibile anche ai disabili), un vero e proprio regalo degli amministratori alla Città.
Ed è un fatto che quando Cassani afferma di compensare questa rinuncia con risparmi sulle auto blu meni in realtà il can per l’aia, pensando di parlare a degli ingenui. Tutti gli amministratori della giunta Guenzani utilizzavano l’auto propria e l’autista, immediatamente rimpiazzato con un’assistente personale dall’attuale primo cittadino, è noto che provvedeva alla trasmissione di documenti ai vari Enti dislocati in provincia e a Milano e che ora dovrà essere sostituito dalla polizia locale e/o da un messo comunale con un incremento dei costi a carico del Comune, altro che risparmio!
E’ menare il can per l’aia paragonare soldi propri, del conto corrente personale, con denaro pubblico.
E’ menare il can per l’aia paragonare 92.000 euro con poche centinaia di euro perché questa è la cifra a cui ammonta il totale in cinque anni delle spese di trasferta e/o rimborsi richiesti dalla Giunta Guenzani che per altro aveva già operato forti risparmi su questi capitoli di spesa.
E’ un fatto che questa amministrazione comincia sotto il segno dell’autoreferenzialità e dell’egoismo, nel maldestro tentativo di paragonare una donazione personale di 92.000 auro con tagli che al momento non trovano corrispondenza in dati oggettivi e che comunque non saranno mai paragonabili a una rinuncia volontaria, semmai solo ad una gestione attenta della spesa pubblica (in ogni caso non un merito ma un dovere).
Aveva proprio ragione Stanislaw Lec quando scriveva che “a volte è solo uscendo di scena che si può capire quale ruolo si è svolto”.
Il primo atto della giunta Cassani consente alla pubblica opinione di fare i primi paragoni.
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