“Il Sorgiorile? Quasi domato”
Sopralluogo del sindaco Cassani e dell'assessore Caruso al corso d'acqua nella zona di Azalee-Cascinetta. E rilanciano l'appello per aiutare la ProCiv
Il torrente Arno è domato, il Sorgiorile quasi. Parola del sindaco Andrea Cassani e dell’assessore Francesca Caruso (Sicurezza e Protezione Civile), che hanno “percorso” in auto il corso del Sorgiorile, da Caiello (il punto in cui nasce) fino a via Ugo Foscolo (il punto di affluenza con l’Arno). Accompagnati dal coordinatore della Prociv cittadina, Salvatore Rametta, e da alcuni volontari, gli esponenti della giunta di centrodestra hanno verificato di persona criticità e interventi già effettuati in tema di sicurezza idrogeologica.
Dopo la costruzione delle vasche di laminazione tra Cavaria, Gallarate e Cassano, l’Arno non fa più paura in città, mentre è più spesso il più piccolo e all’apparenza innocuo Sorgiorile a creare qualche preoccupazione, soprattutto a un paio di sottopassi (quello di via Ronchetti-Pegoraro e quello di via del Lavoro) e nella zona della Cesare Macchi in via del Lavoro, teatro delle ultime esondazioni.
Sono di alcuni mesi fa le manutenzioni agli argini in via del Lavoro e la posa della griglia nella stessa zona, così come quelli di pulizia delle sponde e del letto del corso d’acqua, soprattutto in corrispondenza dei ponti e dei tratti dove il Sorgiorile è tombinato (dove finisce sotto il livello della strada, come appunto in via del Lavoro di fronte alla vecchia fabbrica Cesare Macchi). Manutenzioni che hanno regalato l’effetto desiderato, ovvero impedirne o limitarne la tracimazione dei pochi punti ancora sensibili. Come spiegato dagli uomini della Protezione Civile, manca davvero poco per completare la messa in sicurezza. Sostanzialmente gli interventi necessari sono due: un tombino con griglia a scorrimento per il sottopasso di via Ronchetti-Pegoraro, che risolverebbe il problema degli allagamenti causati dal “ritorno” del Sorgiorile respinto dall’Arno, quando quest’ultimo oltrepassa di almeno un metro il livello di sicurezza; lo spostamento delle centraline oggi all’interno dei pozzetti che, in caso di cortocircuito causato dall’allagamento, non consentono la riattivazione delle pompe.
(nella foto: il punto in cui il Sorgiorile sottopassa la ferrovia Milano-Varese)
È la Protezione Civile di Gallarate, dallo scorso novembre tornata indipendente dopo il periodo di affiliazione al gruppo del Parco del Ticino, a tenere monitorata la situazione, anche attraverso la app “situation room” in grado di fornire in tempo reale i dati sui livelli di Arno e Sorgiorile in occasione di violente e intense precipitazioni. Sono in tutto 13 i volontari della Prociv, coordinati da Rametta e Roberto Santicchia (responsabile operativo comunale). Mancano almeno un paio di donne, in ossequio alla norma (in questo caso non scritta) delle quote rosa. Da qui l’appello rivolto alla popolazione femminile di presentare domanda. Capitolo auto e materiale: il gruppo ha in dotazione due mezzi, uno dei quali è guasto; alla voce materiale va invece iscritta la urgente necessità di un carrello che consentirebbe alla Prociv interventi più agevoli (alcuni mesi fa anche VareseNews aveva rilanciato un appello specifico, vedi qui).
«Ancora una volta in queste prime settimane dopo le elezioni ho avuto modo di verificare la grande efficienza della nostra Protezione Civile. Di questi volontari che, con grande spirito di sacrificio, vigilano sulla sicurezza dei corsi d’acqua e intervengono tempestivamente in caso di necessità»: così l’assessore Caruso, soddisfatta e sollevata nel constatare come la questione idrogeologica sia sotto controllo, in attesa di interventi considerati «priorità». E tra le priorità va inserito anche lo sforzo economico che l’amministrazione si accollerà per intervenire sui mezzi e sul materiale della Prociv: «Sarebbe un segnale di attenzione verso persone che fanno dell’altruismo una regola di vita. Meritano di potere lavorare nelle migliori condizioni».
Il sindaco Cassani, da parte sua, ha voluto verificare una volta in più la “tenuta” del Sorgiorile, in particolare in via del Lavoro: «Voglio che quell’area non finisca più a mollo e ancora oggi ho ricevuto la garanzia che gli interventi effettuati negli scorsi mesi sono efficaci. La guardia resterà comunque sempre alta» (Cassani in campagna elettorale aveva anche polemzziato con l’amministrazione Guenzani sulla tempestività dei lavori).
«Ribadisco per l’ennesima volta che vogliamo una città sicura a 360 gradi, dove anche i due corsi d’acqua non comportino pericoli. Gallarate deve essere grata a questi volontari che si mettono al servizio della collettività per garantirne la tranquillità. A loro va la mia stima e a loro andrà l’attenzione dell’amministrazione, che cercherà il modo di esaudirne le richieste». Come annunciato nei giorni scorsi dopo il primo sopralluogo in via del Lavoro, resta la volontà del primo cittadino di intervenire sui pozzetti delle pompe dei sottopassi al più presto, così come resta massima la disponibilità a recuperare le risorse economiche utili a sopperire alle carenze in termini di mezzi e macchinari della Prociv. .
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