Un giro all’Eremo e un tuffo nel Maggiore
E' uno dei luoghi più belli del Lago Maggiore l'Eremo di Santa Caterina del Sasso ma il piccolo paese nasconde altre sorprese
Quando si dice Leggiuno si pensa subito all’Eremo di Santa Caterina del Sasso. Affacciato sul Lago Maggiore è sicuramente uno dei luoghi da visitare per chi vuole passare una giornata tra natura, arte e bellezza.
Come raggiungere l’Eremo
L’Eremo è facilmente raggiungibile e segnalato da cartelli. Una volta arrivati si trovano diversi parcheggi gratuiti. Una volta parcheggiata l’auto si prosegue a piedi, dopo pochi minuti siete arrivati: per raggiungere l’Eremo si può scendere una panoramica scala di 268 gradini o prendere l’ascensore. All’eremo si può arrivare anche via lago, col traghetto (qui gli orari e le tratte), in questo caso i gradini sono un’ottantina. Un consiglio, leggete bene gli orari di apertura e chiusura prima di salire (o scendere), rischiate di fare su e giù per nulla.
Orari di apertura:
Dal 15 giugno al 15 settembre – Tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00 (Chiesa chiusa dalle 12.00 alle 13.30)
S. Messa: ogni domenica alle 16.30
La storia dell’Eremo
La tradizione vuole che l’Eremo sia stato fondato da Alberto Besozzi, un ricco mercante locale che, scampato ad un nubifragio durante la traversata del lago, decise di ritirarsi su quel tratto di costa e condurvi vita da eremita.
Lì il Beato Alberto fece edificare una cappella dedicata a Santa Caterina d’Egitto, attualmente visibile sul fondo della chiesa. La cappella, che risale al XII° secolo, fu presto affiancata da altre due chiese, quella di San Nicola e Santa Maria Nova, la cui esistenza è certa a partire dal XIV° secolo.Dopo un primo periodo storico, durante il quale vi soggiornarono i Domenicani, dal 1314 al 1645 guidarono l’Eremo i frati del convento milanese di Sant’Ambrogio ad Nemus, sostituiti poi dai Carmelitani fino al 1770. Da sottolineare è il miracolo di inizio Settecento, quando cinque enormi massi “ballerini” precipitarono sulla chiesa, ma restarono impigliati nella volta di una cappella, senza causare gravi danni, rimanendo sospesi per quasi due secoli, fino al 1910.
Questi sassi “traballanti” sembrano dare il nome all’eremo che, per esteso, è Santa Caterina del Sasso Ballaro, anche se è più probabile che l’etimologia del nome sia legata al vicino centro abitato di Ballarate. Dal 1970 l’Eremo è proprietà della Provincia di Varese. Dal 1986 al 1996 è stato retto da una comunità domenicana, oggi invece è passato agli oblati benedettini.
Il sito ufficiale dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso
Le spiagge
Dopo aver fatto un giro all’Eremo di Santa Caterina del Sasso, se volete riposarvi un po’ non vi resta che cercare le spiagge di Reno o di Arolo per prendere il sole e fare un bel bagno.
A Reno si trova un bel porticciolo, delle panchine e una spiaggia di sabbia e sassolini piccoli, dotata di doccia. Ideale anche per famiglie con bambini.
Alla spiaggia di Arolo si può accedere dalla bella scalinata in sasso dal centro del paese o parcheggiando lì vicino anche se i posti auto non sono molti. Sul lungolago c’è il parco pubblico con una spiaggia di cemento ed erba ed un angolo di sabbia dove i più piccoli possono giocare in tranquillità e sicurezza. Nel Parco è presente un bar, aperto solo nei mesi estivi, con servizi.
Nella mappa che vi proponiamo qui trovate tutte le spiagge con il bollino blu sul Maggiore dove è possibile fare il bagno e sentirsi in vacanza: LA MAPPA
Sentieri
Se amate camminare i sentieri da percorrere partendo dal centro del paese sono diversi. Sul sito della Pro Loco ne potete trovare alcuni, ECCOLI.
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