Una volta ogni dieci anni, arriva la festa di San Tito
Migliaia di persone attese per la festa che si celebra ogni dieci anni: un appuntamento arrivato alla nona edizione, tra spirito religioso, "sfida" tra rioni e nuove tecnologie
Parte in grande stile la nona edizione della festa di S.Tito che si terrà dal 3 al 13 settembre 2016, secondo la rigorosa cadenza decennale che caratterizza questo appuntamento straordinario.
“La Festa dell’unione delle menti e dei cuori”, questo è il motto e il principio su cui si fonda l’intera festa. «Un momento di aggregazione, la provincia oggi è Casorate Sempione» ha sottolineato le parole di Giorgio Ginelli per introdurre quello che sarà senza ombra di dubbio un evento straordinario. Il sindaco Cassani è molto fiducioso e mette subito le cose in chiaro: «non sarà una sagra, ma un vero e proprio momento di festa dove tutti i casoratesi mettono da parte i vari problemi per riunirsi sotto il segno della tradizione e del carpe diem. L’ultima edizione ha visto la partecipazione di oltre 90000 persone, quest’anno puntiamo a superare le centomila presenze».
Oltre all’unione, anche la competizione tra rioni: ogni via del paese viene addobbata di composizioni floreali che colorano il paese, gelosamente celate sino all’inizio della festività.
Significativamente importante è l’aspetto religioso, come sottolineato da don Stefano Venturini: «Non sono casoratese, ma anche per i comuni limitrofi questa celebrazione è particolarmente sentita. Descriverei la festa di San Tito come un enigma di antropologia popolare. Tutto nacque quando Don Luigi Mariani, il prete ambrosiano ideatore di questa manifestazione, divenne parroco di Casorate. Durante il primo dopoguerra la situazione popolare era piuttosto critica, così decise di indire una celebrazione dai puri canoni cristiani che spingesse al ricongiungimento tra le diverse persone, sfruttando la ricorrenza del martirio di San Tito (426) e la consegna delle sue spoglie avvenuta nel 1676 all’allora sacerdote Don Camillo Brabanti, che sistemò la chiesa secondo i criteri borromaici. Tali fatti puramente confessionali devono essere visti come punti di coesione sociali che coinvolgendo i laici genera pace. La celebrazione di San Tito deve saper trasmettere valori anche alla Casorate di oggi».
Saranno numerosi gli appuntamenti prettamente ecclesiastici: sabato 3 settembre alle ore 17:30 verrà celebrata la S.Messa da Mons. Negri, arcivescovo di Ferrara. Domenica 4 settembre alle ore 10:30 la S.Messa sarà presieduta dal Cardinale Angelo Scola. Martedì 6 settembre alle ore 21:00 “incontro e dialogo: noi e l’Islam, una sfida aperta” coordinata e organizzata dal Prof. Antonio Cucinello, arabista e islamologo. Saranno invece quattro le processioni: domenica 4, giovedì 8, domenica 11 e martedì 13.
«L’organizzazione prende il via due anni prima dall’inizio della festa, in questo caso dal 2014. Si presta attenzione ad ogni singolo dettaglio» spiega il vicepresidente della Pro Loco casoratese Maurizio Visentin. «Tra i più significativi la nomina di “insegnanti” che hanno il compito di istruire i ragazzi della scuola media a fare i ciceroni. Ogni via inoltre cerca di dare il proprio contributo con offerte libere. E’ stato anche redatto un piano di sicurezza ad hoc, che vede la partecipazione della protezione civile dei comuni adiacenti».
Novità di quest’anno la parte social, affidata ai giovani nell’ambito del piano di progetto educativo culturale. È stato creato il sito ufficiale della manifestazione, la pagina Facebook e quella Instagram. E’ inoltre in corso e in dirittura di arrivo il progetto per la creazione di una app per android con tutte le informazioni e le manifestazioni della festa e un murales celebrativo in via Genova.
Saranno presenti anche i sindaci dei tre comuni francesi gemellati, Saint-Etienne-de-Saint-Geoirs, Saint Geoirs e Saint-Michel-de-Saint-Geoirs insieme ad una delegazione di cento persone, ospitata da famiglie casoratesi, la quale porterà prodotti tipici del proprio artigianato.
«Sarà una grande vetrina internazionale, ci aspettiamo un significativo impatto economico sull’intera area» ha concluso il vicepresidente della provincia Ginelli.
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