È Sandro Azzali il nome forte per Aspem Spa
Per poter rinnovare il CdA è però necessario passare da un’assemblea dei soci dove il comune ha solo il 9,8% e al momento non è stata fissata alcuna data
Manca solo la comunicazione ufficiale del sindaco, ma il primo nome per Aspem Spa è ormai certo. Si tratta di Sandro Azzali, ex consigliere comunale Ds e persona impegnata da anni nel volontariato internazionale.
Una scelta che, almeno per il mondo politico legato al Pd e a parte della sinistra, riequilibrerebbe i dubbi emersi sulle nomine per Avt e Aspem Reti.
Il ritardo rispetto alle altre partecipate avrebbe diverse ragioni. Una riguarda alcune novità profonde che dovrebbero regolare i rapporti in Aspem. Su questo c’è ancora il massimo riserbo da parte dell’amministrazione comunale.
C’è poi la questione relativa all’attuale caratteristica societaria di Aspem Spa che è una società per azioni a tutti gli effetti partecipata da A2A per il 90%, dal Comune di Varese per 9,8% e da altri trentaquattro comuni per lo 0,2%.
La governance venne decisa al momento della costituzione nel 2009 e, insieme con l’assemblea dei soci, prevede un consiglio di amministrazione composto da sette consiglieri. Quattro di questi vengono indicati da A2A e tre dal Comune di Varese, che negli anni ha sempre garantito ai 34 centri minori di avere un proprio rappresentante.
L’attuale CdA è composto da Francesco Forleo che è Amministratore Delegato della Spa; William Malnati, Presidente; e i consiglieri Pierpaolo Torelli, Maddalena Benedetti, Rita Giupponi, Emilio Magni, Fabio Franco.
Per poter rinnovare il CdA è quindi necessario passare da un’assemblea dei soci e al momento, da nostre verifiche, non è stata fissata alcuna data in tal senso.
Inoltre, le trentaquattro amministrazioni socie, prima della scadenza del bando, avrebbero dovuto esprimere la preferenza su un nome preciso, in modo che potesse presentare la propria candidatura. Non c’è stata alcuna riunione, anche se il sindaco di Cazzago Brabbia, Emilio Magni, attuale consigliere di Aspem Spa, ha presentato la domanda per poter esser confermato
La politica ha sempre avuto un ruolo di primo piano nell’esprimere il presidente, ma come evidenziato anche sul sito ufficiale della società, “al fine di assicurare la necessaria coerenza tra comportamenti e strategie, ASPEM S.p.A. ha creato un sistema di norme interne che configurano un modello di Corporate Governance basato sulla ripartizione delle responsabilità e su un equilibrato rapporto tra gestione e controllo”.
Insomma, in parole povere, la rappresentanza “politica” è del presidente che finora è stato espressione del comune di Varese che ha sempre scelto figure interne o vicine alla Lega Nord, e l’amministratore delegato è di provenienza A2A e si occupa di una corretta gestione. Da tener presente che il presidente percepisce un compenso pari a 44.000 euro lordi annui e i consiglieri poco più di 7.000.
Tutta questa partita delle nomine è delicata e non è solo un esercizio di formalità, perché le relazioni tra il Comune di Varese e le partecipate possono avere ripercussioni per i servizi dei cittadini.
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