La guerra di Andrea per salvare 6 alberi
Erbacce, ladri e anche i giardinieri del comune. Da due anni un residente di Borsano combatte per salvare alcuni alberi, piantati e dimenticati
Se non ci fosse lui, non ci sarebbero neanche loro. E’ una piccola battaglia quotidiana quella di Andrea Pozzi per salvare 6 piantine -anzi, ormai 5- piantate e dimenticate nel sud della città. Tutto è iniziato due anni fa quando Andrea partecipò ad un concorso di Legambiente “vincendo” gli alberelli che sono stati piantati all’angolo tra il viale Toscana e via Stradella, a Borsano.
Ma quando pale e badili se ne sono andati, tutto è stato dimenticato. «Costantemente mi trovo a dover difendere gli alberi dagli addetti al taglio dell’erba comunali -racconta- perché queste zone sono lasciate totalmente all’incuria, l’erba cresce per intere settimane e arriva a superare ed inglobare gli alberi». E così «mi è capitato di armarmi di tagliaerba e pulire autonomamente la zona» ma qualche settimana fa «non ho fatto in tempo e i giardinieri hanno tagliato un albero, anche se protetto da una rete».
Reti di protezione che non arrivano certo dai magazzini di Agesp. «Ho dovuto comprare a mie spese delle reti per cercare di tutelare queste piante ancora giovani e piccole -continua Andrea- ma spesso vengono tolte o rubate e così provvedo alla loro sostituzione». E così tra reti, tagliaerba e ovviamente canne dell’acqua Andrea va avanti con la battaglia per salvare questo avamposto dimenticato della città. Ma se all’angolo del viale Toscana c’è lui, molti altri angoli della città non sono così fortunati.
Il patrimonio del verde pubblico in città è infatti fortemente in difficoltà. Sulla carta dovrebbero essere 20.000 gli alberi piantati su una superficie di oltre 1 milione di metri quadri, ma la loro tutela non è mai stata in cima all’agenda della politica cittadina. Lungo i viali alberati, ad esempio, sono centinaia gli alberi abbattuti e mai sostituiti e nei prossimi mesi con la messa in sicurezza delle piante lungo il viale Boccaccio e viale Toscana questo numero sembra destinato inevitabilmente a salire. Nel frattempo Agesp starebbe effettuando una mappatura della situazione per capire come e dove intervenire ma, al momento, non si conosce come e quando si andrà ad operare sui polmoni verdi della città.
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