Omicidio di Jerago, l’assassino: “L’ho ucciso a mani nude”

Emmanuel Djakoure ha confessato pienamente l’omicidio di Claudio Silvestri, consumato nella notte tra il 4 e il 5 agosto scorsi in una villetta di Jerago con Orago, ma su un dettaglio la sua versione non coincide con la ricostruzione degli inquirenti.

Il dettaglio non cambia la sostanza delle accuse nei suoi confronti ma serve a capire la dinamica dei fatti: secondo il medico legale che ha effettuato l’autopsia Silvestri sarebbe stato strangolato con una fascia di tessuto (effettivamente ritrovata e compatibile con l’evento, ndr) ma Emmanuel ha dichiarato di averlo ucciso a mani nude, stringendole attorno al collo del 41enne fino a lasciarlo senza vita.

Perchè Emmanuel avrebbe dovuto mentire su questo particolare? Questa la domanda che durante l’interrogatorio di garanzia che si svolgerà domani – venerdì – verrà sicuramente posta al 21enne ivoriano dal giudice per le indagini preliminari Patrizia Nobile. Il sostituto procuratore Nadia Alessandra Calcaterra, nel frattempo, ha già presentato la richiesta di convalida dell’arresto.

Nonostante questa incongruenza gli investigatori sono convinti che nessun altro sia entrato nell’abitazione di Ozzo e che Djakourè abbia fatto tutto da solo.