Fondi per i disabili, la Provincia: “Le risorse devono arrivare da Regione Lombardia”

Il consigliere provinciale Lauricella risponde alle critiche del gallaratese Liccati. «Palazzo Lombardia non può continuare a nascondersi dietro a un dito»

villa recalcati foto

«L’indirizzo al quale deve rivolgersi l’assessore Liccati per avere i fondi necessari per garantire il servizio ai ragazzi non vedenti e non udenti è Regione Lombardia, non certo Villa Recalcati. Proprio la Provincia, con grande senso civico e di responsabilità, ha finora sempre garantito tutte le risorse e se necessario, come quest’anno, ha perfino integrato i fondi di circa 200 mila euro per rispondere a tutte le esigenze». Così Carmelo Lauricella, Consigliere provinciale delegato ai Servizi Sociali, risponde all’assessore ai Servizi sociali di Gallarate Franco Liccati.

La Legge n. 56/2014 (Legge Delrio) ha riordinato in modo formale e sostanziale la disciplina delle Province trasformandole da Enti direttamente eletti dai cittadini ad Enti di secondo livello, cosiddetti Enti di Area Vasta stabilendo, inoltre, che gli stessi dovessero continuare ad occuparsi solo di alcune funzioni considerate “fondamentali”. «Regione Lombardia – continua Laurucella –  avrebbe perciò dovuto decidere la riallocazione delle restanti “funzioni non fondamentali”, oggetto di riordino, o mantenendole oppure delegandole alle Provincia, con la relativa dotazione dei finanziamenti e del personale necessario».

Nel caso specifico Regione Lombardia con Legge 19/2015 ha deliberato la conferma in capo alle Province delle funzioni già conferite, tra le quali la funzione in oggetto. Pertanto la funzione riguardante i servizi per la comunicazione, l’autonomia e l’inclusione scolastica di alunni e studenti con disabilità, iscritti alle scuole lombarde, è una “funzione non fondamentale” la cui titolarità è in capo alla Regione, confermata e delegata alle Province, che si trovano ad esercitarla per conto della Regione stessa la quale, nonostante l’imminente apertura del nuovo anno scolastico, non ha ancora indicato i criteri di rimborso per la sua attuazione.

«Nonostante ciò – continua il consigliere delegato – è bene ricordare che Provincia di Varese, seppur in maniera non puntuale, ma per cause non imputabili a Villa Recalcati, bensì ai tempi burocratici, ha sempre tenuto fede agli impegni. A dimostrazione di questo si rende noto che per il periodo che va da gennaio a giugno 2016 Provincia di Varese ha impegnato 1 milione e 200 mila euro per i servizi di disabilità sensoriale, assistenza educativa scolastica e trasporto scolastico degli alunni con disabilità. E proprio dell’altro giorno il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con il quale il Governo centrale stanzia un contributo di 70 milioni di euro per il 2016 a favore delle Regioni, che a loro volta ripartiranno la somma tra le Province. Secondo i calcoli fatti, alla nostra Provincia spetterebbe poco più di 1 milione di euro. Soldi che al momento non sono ancora arrivati e che in ogni caso non bastano per rispondere alle necessità effettive.

L’amministrazione di Gunnar Vincenzi ha integrato di circa 200 mila euro proprio per garantire a tutti i Comuni i fondi per i servizi.
«L’assessore gallaratese Liccati – conclude Lauricella – ha ragione quando dice che non ci sono ancora i fondi necessari per chiudere il 2016. Ma non è certo a Villa Recalcati che deve bussare. Il servizio in questione, infatti rientra tra le funzioni in capo alla Regione e la Provincia lo gestisce in quanto delegata dalla Regione stessa. Ciò significa che, per il periodo che va da settembre a dicembre 2016, la somma necessaria preventivata per tutti i servizi legati alla disabilità è pari a 961 mila euro e deve ancora essere destinata dalla Regione alla Provincia, affinché si possa poi assolvere agli impegni finanziari. Palazzo Lombardia non può continuare a nascondersi dietro a un dito sostenendo che le competenze sono della Provincia. Forse è bene che in maniera seria, oltre alle competenze, inizi a garantire con puntualità anche le risorse necessarie come previsto dalla legge. Infine tali problematiche sono comuni anche alle altre Province Lombarde e ciò dimostra che non è una questione limitata alla nostra realtà o dovuta a nostre negligenze».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Settembre 2016
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