Il “fanciullo” caravaggesco prende forma

Ravo all'opera nel centro storico della cittadina. Da venerdì sera l'artista sta realizzando un murale ispirato al celebre dipinto di Caravaggio

Basso Verbano varie

Una mattina dello scorso aprile, un muro della piazzetta della Sama, nel centro storico di Angera, si è risvegliato imbrattato con scritte fasciste. A ripulirlo con spugne e pennelli alla mano, ci hanno pensato, pochi giorni dopo, alcuni studenti giovanissimi e sorridenti e oggi, su quel muro, si delineano i contorni di un caravaggesco fanciullo con canestra di frutta, opera dell’artista Andrea Ravo Mattoni.

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Ha vinto la bellezza nel cuore della cittadina. La bellezza di osare, con un murales in pieno centro, e quella oggettiva, di un’opera d’arte fatta con bombolette spray, immediata e celebre, che richiama il piacere della vita, la natura e i frutti della terra, così ammaccati e imprecisi, come solo quelli veri e sani sanno essere. La decisione di invitare Ravo a dipingere un murale, che diventerà un’occasione in più per non limitarsi a una gita sul lungolago e alla Rocca, arriva dall’amministrazione e dalle sue anime “della cultura”, l’assessore Valeria Baietti e il direttore del museo archeologico Cristina Miedico.

I “lavori” sono in corso dalla sera di venerdì, quando l’artista ha tracciato il disegno preparatorio sotto gli occhi dei passanti. L’opera in divenire è stata ossevataa anche questa mattina e si potrà continuare a farlo nei prossimi giorni. «Pioggia permettendo – ha spiegato Ravo – ci vorranno ancora circa cinque giorni per concluderla». Il tempo necessario per arrivare con l’opera terminata al fine settimana, momento clou del Settembre Angerese, la rassegna all’interno della quale si colloca questo progetto.

E proprio al Settembre Angerese, tempo di uva, miele e castagne si deve la scelta del soggetto: «Abbiamo concordato di scegliere Caravaggio perché è un pittore molto importante per la Lombardia e legato alla tradizione. La frutta della canestra richiama poi il contesto della manifestazione e la stagione». Colore e luce, nello stile di Merisi, daranno dunque il benvenuto all’autunno e a chi, arrivando in paese, deciderà di fermarsi per due passi nel borgo per godersi la meraviglia di un’opera, tutta da ammirare.

Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it

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Pubblicato il 17 Settembre 2016
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