Il Lago Maggiore perde 4 miliardi di litri al giorno
La secca del Verbano continua a peggiorare. Nel bacino entra il 20% dell'acqua rispetto alla media del periodo
2 centimetri, 4 miliardi di litri. E’ questa l’acqua che ogni giorno perde il Lago Maggiore da quando, a metà luglio, è iniziato il lungo periodo di siccità che sta mettendo a dura prova il bacino.
Il livello lunedì 5 settembre ha segnato i 24 centimetri sotto lo zero idrometrico, ossia oltre un metro e mezzo al di sotto del livello che dovrebbe avere. Il problema è che dal Verbano esce più acqua di quanta non ne entri. Secondo gli ultimi dati registrati nel bacino affluiscono complessivamente circa 70 metri cubi di acqua al secondo, pochissima se si considera che in questo periodo la media è di 338. L’effetto è anche sull’afflusso di acqua che viene erogata nel Ticino: 164 metri cubi contro una media di quasi 300 (qui tutti i dati dei rilevatori sul bacino).
E la situazione continuerà a peggiorare: il meteo non prevede l’arrivo di perturbazioni nei prossimi giorni e quindi il livello è destinato a scendere ulteriormente. Tra l’altro la carenza idrica dello scorso inverno ha anche ridotto le riserve d’acqua sulle Alpi sotto forma di ghiaccio e neve e quindi neanche questa scorta strategica potrà venire in soccorso del lago.
Le prime conseguenze sono già arrivate con la limitazione dei carichi sui traghetti e la chiusura di alcuni scali minori. Tutti provvedimenti che nei prossimi giorni sono destinati ad inasprirsi, prima di tutto con il blocco di bus e camion sulle imbarcazioni e poi con ulteriori chiusure degli approdi. Ma senza una grande ondata di maltempo all’orizzonte si prevede un ulteriore chiusura della diga della Miorina a Sesto Calende, riducendo così ulteriormente il flusso di acqua nel Ticino e in tutte le sue derivazioni. Ma se da un lato il Consorzio Villoresi, quello che gestisce il sistema dei canali lombardi, assicura che il sistema agricolo non avrà grandi ripercussioni dal momento che molti prodotti sono già stati raccolti, dall’altro l’ambiente naturale del fiume corre forte rischi.
Una situazione che riaccende i riflettori sul problema della regolazione del Lago. Da anni infatti il Parco del Ticino e il Consorzio Villoresi chiedono che il livello massimo del Lago Maggiore venga tenuto ad un metro e mezzo sopra lo zero idrometrico in modo da aver più scorte nei casi di emergenza, sempre più frequenti. E nonostante promesse e impegni, al momento, il livello del lago continua a scendere.
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
italo su Matteo Librizzi: "Emozionato e felice, sognavo una serata così"
fratetoc su Anche Besnate approva la tariffa puntuale per i rifiuti
elenera su Un falco pellegrino protetto è stato crivellato di pallini a Malnate
Felice su Beko: in Italia a rischio tre stabilimenti tra cui quello di Cassinetta
Felice su Aggredito un capotreno a Genova, indetto uno sciopero nazionale per martedì 5 novembre
Alberto Gelosia su A Samarate scoperta dalla Finanza una fabbrica cinese abusiva, lavoro nero per l'alta moda
Tutto questo è strano: abbiamo avuto un’estate abbastanza normale e non siccitosa eppure siamo ridotti così….C’è qualcosa che non va’! Gli svizzeri immettono meno acqua e dal lago ne esce troppa e il risultato non può che essere questo. Regoliamo e bilanciamo il tutto ed il problema è risolto!
il fatto è che non ha nevicato abbastanza lo scorso inverno. l’apporto idrico non deriva solo dalle acqua immesse dal fiume ticino(che peraltro è in magra pure luinon certo per gli sbarramenti svizzeri) ma anche dal toce e da moltissimi altri torrenti minori. sono tutti in magra. ridurre il deflusso si potrebbe chiudendo la diga di panperduto ma poi verrebbe a mancare acqua per le grandi centrali elettriche (es. quella di turbigo) e a sua volta la città di milano avrebbe grossi problemi. bisogna solo sperare nelle piogge, magari facendo nel frattempo una riflessione sul riscaldamento globale e tutti i ragionamenti connessi…..