ll Verbano conquista i canadesi a colpi di remi

Una delegazione di Rowing the World è appena stata in visita in città: l’anno prossimo venderà pacchetti turistici sul Lago Maggiore per gli amanti del canottaggio e non solo

Avarie

Una delegazione di Rowing the World, società specializzata nella produzione e vendita di pacchetti turistici legati allo sport remiero in tutto il mondo, “venderà” Luino ai suoi clienti per la prossima stagione, quella della primavera-estate 2017.

Probabilmente lo stesso farà Rowing4fun, un’associazione sportiva di Roma che ha messo gli occhi su Luino per organizzare tour che hanno a che fare col canottaggio, ma non solo.

Luigi Manzo, presidente della Canottieri Luino, non sta più nella pelle (nella foto sotto), perché il sogno di trasformare Luino in un hub legato allo sport che qui si pratica dal 1888, sta trasformandosi in realtà: «Sono ripartiti ieri per il Canada, col lago nel cuore. E torneranno».

L’interesse per quello che potrebbe trasformarsi in un vero e proprio asso nella manica per il rilancio del turismo sulla sponda magra viene da lontano per due motivi.

Il primo, per una solida tradizione sportiva che qui in città ha visto affermarsi, dal 1888 uno sport che trova nel lago il suo alleato maggiore (tra l’altro Canottieri Luino nasce lo stesso anno in cui viene alla luce anche la Federazione Italiana Canottaggio).

E poi l’altro piccolo segreto sta nello sforzo organizzativo che ha portato sul lago di Varese diverse competizioni internazionali ma soprattutto per via del “Fisa Rowling Tour”, quando, cioè nel 2015 76 sportivi provenienti da 20 Paesi nel Mondo hanno conosciuto anche il Verbano.
«Per quell’occasione abbiamo organizzammo un tour del lago, ricevendo un giudizio eccellente».
In quell’occasione c’era anche la delegazione canadese, che ha deciso di tornare.

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Turismo con la “T” maiuscola, quello capace di combinare lo sport preferito col paesaggio, in una zona dove montagna e lago si fondono in un unicum senza paragoni, e che ha visto proprio quest’anno prendere il largo col progetto #DoYouLake di Camera di Commercio; un investimento su un concetto semplice: qui puoi venire a praticare la tua disciplina preferita, e a trovare molto altro.

«Sì l’idea è proprio questa – spiega il presidente Manzo – . Il primo di ottobre inaugureremo la nuova sede della canottieri, il centro remiero, e un info point che darà informazioni di ogni genere sul lago, sui luoghi e sui percorsi praticabili anche con le mountain bike».

Luino difatti è dalla primavera scorsa collegata con la Valcuvia da una lunga pista ciclabile in un percorso pianeggiante che si alterna a prati e boschi. C’è in progetto la realizzazione di una serie di collegamenti che permetteranno di raggiungere il Verbano dal Lago di Varese, con un indotto potenziale molto elevato.
Turisti che possono arrivare in bici servendosi del treno, o noleggiare le biciclette sul posto.

C’è una domanda da farsi, però. Percorsi sul Verbano inseriti nelle offerte di clienti facoltosi in arrivo da Oltreoceano e interessamento di turisti da altre regioni: ma la città possiede una capacità ricettiva sufficiente?


«Quella della mancanza dei posti letto è a mio avviso un falso problema – spiega il presidente della Canottieri Luino – . Sia Luino, sia Maccagno, altra amministrazione con cui ci troviamo molto in sintonia, hanno una buona capacità ricettiva a livello di residence. Esiste un indotto importante anche su altri centri come Porto Valtravaglia e Germignaga a livello di case vacanza. E poi ci sono le nuove formule, vedi Airbnb che in città vengono utilizzate e stanno decollando. Credo che Luino abbia tutte le carte in regola per essere punto di riferimento per questa offerta».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Settembre 2016
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