Fallimento Tmc, Gianetti ha trovato 24 milioni di debito
La società specifica che l'ex-ciclista è subentrato nel marzo 2016 quando la situazione dell'azienda di Busto era ormai irrimediabilmente compromessa

La Tmc interviene per fare alcune precisazioni in merito alla situazioni in cui versa l’azienda che ha chiesto l’avvio della procedura fallimentare.
In riferimento all’articolo apparso su Varesenews si intende fare alcune precisazioni
Precisiamo in prima battuta che proprietà e gestione di TMC Italia S.p.a. sono rimaste nelle mani della famiglia Colombo fino al 24 febbraio 2016, così come si evince dai verbali dell’assemblea dei soci e solamente dal mese di marzo 2016 il Sig. Mauro Gianetti è subentrato.
Il pezzo giornalistico in oggetto sembrerebbe invece fare intendere che il passaggio sia avvenuto nel 2012.
La nuova proprietà appena insediata nel marzo 2016 constatava che la società versava in situazione economico-finanziaria ampiamente negativa, a tal punto che il bilancio relativo all’anno 2015 riportata una perdita pari € 24.000.000; tale perdita, sommata a quelle del 2013 e del 2014, risulta essere causa del fallimento della TMC Italia.
Le perdite non derivano dal contratto di sponsorizzazione, mai onorato da TMC, bensì da altri fattori determinati dalle gestioni precedenti della famiglia Colombo e dal 2013 dall’amministratore delegato dagli stessi selezionato.
La trattativa con il gruppo Cinese Dandong Xintai Electric è stata interrotta dalla TMC Italia a seguito della grave situazione societaria del potenziale acquirente, accusato di frode fiscale e cancellata dalla borsa valori di Shenzen (comunicazione Xinua Finance Agency del 2 Giugno 2016)
Ben consapevoli dei problemi per il personale, a cui va riconosciuto grande senso di responsabilità e attaccamento all’azienda cosi pure ai fornitori, da Marzo 2016 sono stati fatti tutti gli sforzi possibili per cercare investitori o partner ma l’ingente indebitamento li ha fatti desistere tutti.
L’integrazione delle ore di solidarietà è stata richiesta il 5 Luglio 2016 e non “in extremis”.
Gli stipendi sono stati pagati fino alle competenze del mese di Agosto compreso, pertanto al momento non ci sono mensilità arretrate.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Castegnatese ora Insu su Riunione dal Prefetto sul viadotto Vedano di Pedemontana, bocche cucite ma facce preoccupate
Felice su Il sindaco di Daverio difende il Trail delle Terre di Mezzo: "Chi rovina i boschi sono gli spacciatori"
lenny54 su Matteo Bianchi eletto Vice-Presidente del Comitato europeo delle regioni in Europa
luigiudici su Fotovoltaico, le società energetiche si arricchiscono alle nostre spalle
gokusayan123 su A Varese e provincia i furti preoccupano i residenti: “Sono entrati in casa a rubarmi con le tute da imbianchino”
BarbaraFede su «Nello sgombero dei senza tetto a Malpensa, i veri fragili sono i cacciatori e non i cacciati»
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.