Aime mobilita 500 musicisti per dire sì alla legalità

All'evento di domenica 9 ottobre parteciperanno 8 corpi filarmonici. L'appuntamento è in pieno centro alle 15. È il preludio all'apertura dello sportello della legalità

banda musicale varese

Un forte sì alla legalità. Aime lancia un progetto di educazione alla legalità, di lotta alle mafie e a tutte le forme di illegalità, compreso il bullismo, forma devastante presente soprattutto tra i giovani che, come moderni Don Rodrigo, eleggono il sopruso come valore fondante della loro esistenza.

L’illegalità quando è giocata su un piano economico puo’ essere altrettanto devastante perché genere  fenomeni di concorrenza sleale. E per ribadire che non si può abbassare la guardia, Aime (Associazione imprenditori europei), in collaborazione con Anbima e l’Ufficio Scolastico per la Lombardia, e con il patrocinio del Comune di Varese, della Provincia e della Camera di Commercio di Varese, ha organizzato un evento straordinario: un concerto di 500 musicisti per dire sì alla legalità. L’appuntamento è in pieno centro alle 15, dove 8 corpi filarmonici (Besnate, Castronno,  Cugliate, malnate, Morazzone, Somma Lombardo, La Rasa di Varese e Vedano) partiranno da piazza XX settembre  e sfileranno per Via Vittorio Veneto, Via Magatti, via Volta, piazza Monte Grappa, via Marconi, piazza Battistero e piazza San Vittore. I 500 musicisti, alle 16 e 15, suoneranno tutti insieme in piazza San Vittore l’inno alla gioia e l’inno di Mameli.

«Per un imprenditore – dichiara Paolo Fantinato presidente del Comitato tecnico scientifico – l’illegalità significa non rispettare le regole, le leggi, cercare scorciatoie per ridurre i costi delle propria attività sfruttando gli altri,  ad esempio utilizzando il lavoro nero. Un’impresa che non rispetta le regole è avvantaggiata da quelle che le rispettano, in altre parole è concorrenza sleale e la slealtà non è certo un valore positivo».

L’iniziativa di Aime vuole essere un esempio di educazione alla cittadinanza rivolto soprattutto ai più giovani che vengono invitati a fare un percorso parallelo alla scuola. «Non si tratta di inserire nuove discipline nei curricula scolastici – sottolinea Rosa Di Maggio, assessore ai servizi educativi – quanto piuttosto di promuovere una coscienza civica come dimensione formativa trasversale ai diversi saperi, valorizzando l’apprendimento formale e integrandolo con l’esperienza che l’alunno riesce a vivere in altri ambienti e contesti formativi».

L’evento di domenica è il preludio alla nascita dello sportello per la cultura della legalità che Aime aprirà nelle prossime settimane  grazie alla collaborazione dell’associazione Ultimi di don Aniello Manganiello ex parroco di Scampia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Ottobre 2016
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