Del Ponte, Luino e Cittiglio: come cambieranno gli ospedali

Il direttore dell'ASST Sette Laghi Bravi ha presentato ai sindacati il POAS, la programmazione triennale. Cauti i commenti per un piano che prevede alcune modifiche

il futuro ospedale del bambino di Varese

«Qualche modifica, piccole variazioni, ma nessuna rivoluzione» Commentano così i rappresentanti sindacali invitati nel pomeriggio di ieri, martedì 11 ottobre, a conoscere il POAS, la programmazione organizzativa per il prossimo triennio, messa a punto dal direttore dell’ASST Sette Laghi Callisto Bravi.

Un paio d’ore di spiegazione con tanto di slide per annunciare che, di fatto, nulla cambierà a parte l’ingresso nella rete ospedaliera del Galmarini di Tradate e l’integrazione delle attività sul territorio come vuole la riforma della sanità: « I dipartimenti rimangono  pressoché identici – commenta Francesco Tucci, responsabile di Fials – ne vengono soppressi 4 ma altrettanti se ne creano grazie all’arrivo di Tradate. Insomma, in termini di risparmio non ci sono grosse novità e questo ci impensierisce viste le necessità urgenti che emergono dal comparto sanitario»

I commenti a caldo, però, annunciano un esame più dettagliato a mano a mano che si capiranno le ricadute effettive delle manovre ideate: «staremo a vedere – commenta Cinzia Bianchi delegata RSU della Cgil – Il direttore ha illustrato la proposta che andrà in Regione . In particolare emerge l’apertura al territorio ma non si è capito in quali termini». Il direttore sociale dottoressa Salzillo si occuperà di questa integrazione. La zona di lavoro è stata divisa in tre aree: quella montana, quella di Varese e quella a sud della città.

Secondo il POAS, le novità maggiori riguarderanno il Del Ponte dove si manterranno le attuali strutture complesse a cui si aggiungerà la pediatria del Galmarini. Si creeranno la struttura semplice del pronto soccorso ( che si trasformerà dall’attuale punto di primo intervento) dell’oncoematologia pediatrica e la struttura di chirurgia pediatrica a cui afferiranno l’ortopedia pediatrica, l’urologia pediatrica e l’audiovestibologia pediatrica. Quest’ultima trasformazione era temuta dall’associazione genitori AGUAV che prevede un’eccessiva specializzazione di un reparto che oggi accoglie e cura sia bambini sia adulti.
La grande esclusa dall’organizzazione del materno infantile è la cardiologia pediatrica che, come annunciato giorni fa dal dottor Bravi, entra nell’organizzazione del dipartimento cardiovascolare del Circolo.

Qualche rivoluzione si prevede anche sul Verbano: mentre Luino mantiene il dipartimento di ortopedia e traumatologia, Cittiglio viene accorpato a Varese per quanto riguarda l’ortopedia e la ginecologia.

Moderatamente soddisfatto Antonio Donnarumma, delegato RSU Cgil di Cuasso che parla anche come membro del comitato: « L’ospedale maniere i due servizi di bronco e di riabilitazione. Non è certo un rilancio ma non è nemmeno la chiusura temuta. Si va avanti, e questa è già una  bella notizia. Ogni ulteriore passo verrà deciso su altri tavoli».

Il POAS, che potrebbe subire ancora qualche ritocco, dovrà essere presentato in Regione entro fine mese. L’ approvazione è attesa entro fine anno. Dopodiché si potrà cominciare a ragionare in termini di personale: « Non era questa la sede -spiega Cinzia Bianchi – ma noi attendiamo rinforzi come la manna. Il risultato del concorsone ci porterà un po’ di ossigeno, ma le aperture previste al Del Ponte dovranno portare altro personale».

Giudizio cautamente positivo anche se le armi non sono ancora abbassate.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 12 Ottobre 2016
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