“Su Pedemontana circola il 60% di auto in meno del previsto”
Presentati i dati su transiti e riscossioni di Pedemontana, tutti molto lontani dalle previsioni. Le performance peggiori sono quelle della tangeziale di Varese con un -78%
Le poche auto che circolano su Pedemontana non sono solo una sensazione. I dati presentati nell’audizione al Pirellone dal nuovo presidente della società, Antonio di Pietro, certificano la critica situazione per la nuova autostrada lombarda.
TRAFFICO – Le previsioni fatte da Pedemontana sui flussi di traffico non si avvicinano neanche lontanamente a quello che effettivamente utilizza la nuova autostrada. La performance peggiore è quella della nuova Tangenziale di Varese dove mancano il 78% di auto e camion, seguita da quella di Como (-72%) e della tratta B1 della A36, il collegamento tra la A9 e Lentate sul Seveso, che segna un -70%. L’unica tratta a reggere è la A, cioè la bretella tra la A8 e la A9, dove mancano solo il 34% delle auto previste. Complessivamente, sommando tutte le quattro tratte, sull’intero sistema della nuova autostrada circolano il 59% dei mezzi previsti dalle stime progettuali.
INCASSI – Il primo e più grande effetto collaterale di queste poche auto si vede nei bilanci della società. Da quando Pedemontana è diventata a pagamento (novembre dello scorso anno) e fino ad agosto 2016 la società ha fatturato complessivamente 24,8 milioni di euro che, tra sconti per i clienti abituali, IVA e canoni dovuti ad Anas è sceso ad un ricavo netto di 17,2 milioni. Core business della società rimane la tratta A dell’autostrada che, da sola, ha portato in cassa 14,4 milioni lordi che salgono di altri 6 milioni se si considera anche la tratta B1. A Varese, invece, complessivamente sono stati fatturati pedaggi per poco meno di 3 milioni di euro mentre a Como 1,4.
MANCATI PAGAMENTI – Non solo la società deve far fronte a pochi passaggi, ma anche ad un tasso di mancati pagamenti decisamente alto. L’evasione è infatti pari a circa il 22% del totale il che, tradotto, equivale 3,9 milioni di euro. Pedemontana ha già iniziato una prima tranche di solleciti riferiti al periodo compreso tra novembre 2015 e luglio 2016 per un importo complessivo di quasi 2,5 milioni ma solo agli automobilisti con targa italiana che hanno accumulato un debito superiore ai 5 euro. Quanti di quei soldi riusciranno a tornare in casse è difficile dirlo. Gli unici dati in questo senso sono quelli riguardanti la riscossione dei primi 3 mesi di pedaggiamento e ammontano a solo il 30% del totale.
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Visti i costi, il 60% in meno del previsto sono pur sempre il 40% in piu di quelli che dovrebbero utilizzarla..
Piuttosto che renderla gratuita, credo che se si istituisse un abbonamento annuale ad un costo ragionevole, l’autostrada tornerebbe ad essere utilizzata e pagata. Se ci riescono gli svizzeri non vedo perchè non si possa riuscire anche da noi.
Probabilmente se l’ultimo tratto verso A8 fosse fatto un pochino meglio (ed anche ora sarebbe sufficiente accorciare il tratto che da due diventa una sola corsia…) un po’ di traffico in più lo si avrebbe, specialmente nelle ore di punta.
ma spiegatemi perchè mai si dovrebbe pagare un autostrada quando esiste una statale parallela gratuita, calcolando che non si allunga più di 100 metri con quest’ultima