I mostri di Enrico Baj a Palazzo Leone da Perego
In mostra il grande capolavoro dedicato all'Apocalisse con un carosello di mostruosità esuberanti ed esplicite citazioni a Pablo Picasso
Era il 1978 quando Enrico Baj cominciò a lavorare all’Apocalisse. Il suo studio si riempì di sagome di svariate misure e dimensioni, studi di figure, teli dipinti. A quest’opera si dedicò in maniera totale costruendo la scena sagoma dopo sagoma, personaggio dopo personaggio in un carosello di mostruosità esuberanti.
La mostra si sviluppa nel percorso espositivo fin dalla genesi di quel capolavoro con i primi lavori degli anni Cinquanta in cui le figure mostruose non sono ancora bene definite e ed emergono dalla tela come in un magma ancestale. Si passa dunque alla riflessione sull’eredità figurale di Picasso con citazioni esplicite a Guernica.
Si prosegue con la sala dai teli dipinti a dripping con grandi personaggi mostruosi e infernali, appesi dall’alto in un allestimento che coinvolge lo spettatore.
Una grande installazione che anticipa l’alba di un nuovo mondo introduce al grande capolavoro allestito nell’ultima sala dove oltre 150 personaggi esplodono nello spazio che attingendo alla figurazione classica contestualizzano l’Apocalisse, ai giorni nostri, al presente, ai mostri contemporanei.
“Una cosa molto importante per l’arte – ricordava Baj – è la capacità e la tendenza a creare testimonianze, la possibilità di rappresentare la nostra epoca, il nostro costume, le nostre ansie, le nostre gioie, i nostri drammi”.
In questa visione il male per Baj è il qualunquismo, la logica mediatica che spegne le coscienze, il potere economico che diffonde falsi terrori in una società votata solo ai consumi. Abbandonando il discorso puramente militare, l’iconografia delle parate e dei suoi loschi generali pluridecorati, Baj approda, con l’Apocalisse, a una riflessione universale che affronta le nostre paure e le esorcizza con l’ironia che gli è propria.
La rassegna, curata da Emma Zanella, Roberta Cerini Baj e Chiara Gatti, organizzata in collaborazione con la Fondazione Marconi di Milano e l’Archivio Baj di Vergiate (VA), rientra a pieno titolo nella linea espositiva del Polo museale dell’alto milanese per l’arte contemporanea che unisce in un unico progetto culturale le due sedi del MA*GA di Gallarate e di Palazzo Leone da Perego a Legnano, focalizzandosi sui grandi maestri di area lombarda.
Baj, milanese di origine, ha infatti legato lunga parte della propria esperienza al territorio di Varese, in particolare a Vergiate, dove si trasferì alla fine degli anni sessanta.
MIRABILI MOSTRI. L’APOCALISSE SECONDO BAJ
Legnano (MI), Palazzo Leone da Perego (via Gilardelli 10)
6 novembre 2016 – 26 febbraio 2017
Inaugurazione: sabato 5 novembre, ore 16.30
Orari: martedì- venerdì, 9.30 – 12.30
sabato e domenica, 10.30 – 12.30 | 16.00 – 19.00
chiuso 24, 25, 26 e 31 dicembre 2016, 1 gennaio 2017
Ingresso: € 5,00 intero
€ 3,00 ridotto per studenti fino ai 26 anni, over 65, tesserati FAI – Fondo Ambiente Italiano, possessori +TECA card / sostenitore CSBNO, coloro che presentano il biglietto
della mostra Ritmo sopra a tutto del Museo MA*GA
Gratuito generico per i minori di 14 anni, disabili che necessitano di accompagnatore, accompagnatore del disabile; dipendenti MiBACT; accompagnatori e guide turistiche Regione Lombardia, 1 insegnante ogni 10 studenti, membri ICOM, soci AMACI; giornalisti accreditati, giornalisti con tesserino in corso di validità.
Domenica 6 novembre, 27 novembre, 18 dicembre visite guidate gratuite alla mostra con il curatore ore 16.00
Visite guidate per gruppi e scuole su prenotazione: tel. 0331706011/51/52
Informazioni
Museo MA*GA: www.museomaga.it | tel. 0331 706011 | leonedaperego@museomaga.it
Comune di Legnano: Assessorato alla Cultura | http://cultura.legnano.org/
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