Moretti: “Dimettermi io? Una domanda fuori luogo”
L'allenatore biancorosso infastidito da una domanda scomoda in sala stampa. "Per indole non mollo mai, da domani torno a lavorare 18 ore per il bene della società
Tre anni fa, in questo periodo, sui divanetti della piccola ma comoda sala stampa del palasport “Cerdan” di Parigi Levallois, chiedemmo per la prima volta a Fabrizio Frates se avesse intenzione di lasciare l’incarico di allenatore della Cimberio al termine dell’ennesima, netta, sconfitta della sua formazione. Frates, con cui non mancarono le punzecchiature, rispose ovviamente di no e venne silurato qualche mese dopo, ma non giudicò una domanda che a tutti, anche a lui, parve legittima in quel momento.
Paolo Moretti invece non la pensa così: la domanda (di VareseNews) sulle sue possibili dimissioni è bollata come «fuori luogo», anzi – peggio – «fuori luogo, devo dire come altre». Parole che lasciano allibiti, perché a nostro parere a essere “fuori luogo” sono i risultati di una squadra che il tecnico toscano ha scelto e voluto in questo modo, risultati che stanno tradendo la tanta fiducia concessa dalla gente a inizio stagione.
“Fuori luogo” ci pare anche la risposta di Moretti a una collega bresciana che chiedeva delle difficoltà del doppio impegno («Si vede che arrivi da fuori, da due mesi qui non sento domande pertinenti»). La prossima volta, quindi, la stampa varesina sottoporrà delle questioni preventive prima di arrivare in sala stampa, così da non disturbare il manovratore…
Ma passiamo oltre; l’allenatore della Openjobmetis commenta così la gara: «Credo che stasera il foglio statistico renda merito allo sviluppo di una partita equilibrata: tante voci vanno in questo senso e in questi casi qualche episodio può decidere il finale. Siamo partiti bene, con un primo quarto eccellente in cui abbiamo concesso poco, coperto l’area e segnato dal perimetro. Poi ci siamo un po’ adagiati appena sono iniziate le rotazioni e dall’intervallo in poi la partita è girata su scarti minimi. Purtroppo a noi si è azzerata la percentuale da 3 punti anche con tiri costruiti bene: con questi numeri anche in casa non vinci le partite».
E sulla domanda sulle dimissioni risponde così: «Per indole, dna e storia personale io penso al bene della società sempre e comunque. E quindi appena smaltirò i fumi di questa sconfitta mi rimetterò a lavorare 16 o 18 ore per fare il bene del club».
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