Anpi: “Sciogliere Do.Ra.”

Dopo l'ennesima manifestazione al sacrario partigiano, dura presa di posizione. Informato il Ministero dell'Interno

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C’è un problema nazista a Varese? Dopo l’ennesima manifestazione a favore dei soldati nazisti al sacrario partigiano del San Martino, il gruppo di estrema destra Do.Ra sta diventando una preoccupazione per la Prefettura. L’obiettivo dichiarato dell’Anpi, la più importante associazione dei partigiani, è quello di arrivare allo scioglimento della comunità di estrema destra “Do.Ra, comunità militante dei dodici raggi”, come riferisce in una lettera la presidente provinciale Ester De Tomasi. Non è una cosa da poco, perché il gruppo è sì ispirato al nazionalsocialismo per stessa ammissione dei suoi aderenti, ma si limita spesso a feste private e iniziative culturali per i suoi aderenti.

C’è però la continua provocazione politica del San Martino, l’apposizione di simboli runici, la manifestazione evidente che quella comunità è schierata con la memoria della parte nazifascista della storia.

La nascita e la crescita dalla “Comunità dei dodici raggi Do.Ra”, a Caidate, frazione di Sumirago, è giudicato come un problema politico e di ordine pubblico dall’Anpi della provincia di Varese e da due deputati, Daniele Marantelli e Emanuele Fiano del Pd, che hanno promesso alla presidente provinciale di Anpi, Ester De Tomasi, un’interrogazione parlamentare che dovrebbe essere pronunciata a breve. Il gruppo è ispirato agli skinheads e organizza molte attività per i suoi aderenti.
Anpi ha scritto al Prefetto Giorgio Zanzi, il quale ha risposto a stretto giro che ha seguito con attenzione tutta la vicenda. Il prefetto ha riferito a Ester De Tomasi, di essere rimasto molto addolorato dagli episodi del San Martino e ha detto di aver “riferito puntualmente gli accadimenti al Ministero dell’Interno”.

Riguardo all’intervento di Fiano e Marantelli, la De Tomasi di Anpi è netta: “Confidiamo nel loro intervento, il cui obiettivo è quello di far sciogliere l’ associazione denominata DO.RA di chiaro stampo fascista e nazista. Ogni volta è per Anpi provinciale Varese una ferita che si riapre e in particolare per me – continua – che sono figlia del partigiano del San Martino Sergio De Tomasi, deportato a Mauthausen”.

La De Tomasi esprime anche preoccupazione per il 10 febbraio, giorno del ricordo per le vittime delle foibe, in cui da qualche tempo si tiene una parata a Varese con decine di ragazzi schierati come un plotone militare. “Ora che si avvicina il 10 febbraio – dice la presidente di Anpi – sempre di più è la nostra preoccupazione per essere costretti a vederli sfilare nella nostra cara Varese. Vederli sfilare completamente vestiti di nero e richiamare i camerati al “Presente”.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 13 Dicembre 2016
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