Dai giovani alle cooperative sociali: ecco come i manager volontari rendono migliore l’economia solidale

Il bilancio 2016 delle attività di Sodalitas, l'associazione di manager in pensione che diffonde, anche concretamente, la cultura d'Impresa

Economia generiche

Dodici progetti di collaborazione con le cooperative sociali, lo sportello Sviluppo Imprenditorialità giovanile presso il servizio ‘Informa Lavoro’ del Comune di Varese, la collaborazione con lo stesso nel progetto Spazio Co-working, l’attività del Gruppo Scuola che ha collaborato con 11 istituti superiori, realizzando 55 corsi per un totale di 477 ore di aula e coinvolgendo 1260 studenti. Sono queste alcune delle iniziative che hanno caratterizzato il percorso 2016 di Sodalitas Varese, sintetizzate oggi 22 febbraio 2017 durante l’incontro che ha fatto il bilancio delle attività dell’anno appena concluso.

L’associazione, nata come realtà indipendente nel 1996 e diventata parte integrante di fondazione Sodalitas nel 2003, conta 27 tra soci fondatori e volontari in avvicinamento, tra cui 5 nuove leve, 4 delle quali provenienti da Federmanager Varese, e ha come obiettivo quello di contribuire all’educazione, all’impegno e alla coesione sociale attraverso la promozione della Cultura d’impresa. I membri di Sodalitas, tutti manager in pensione in grado di fornire le loro conoscenza in forma di volontariato, aiutano le imprese a implementare la cultura della responsabilità sociale d’impresa e della sostenibilità; aiutano il non profit a attivare dinamiche d’impresa creando business plan e aiutandoli nell’organizzazione del lavoro, del bilancio o delle certificazioni; e aiutano i giovani, ad educarsi ai valori del lavoro e dell’imprenditorialità.

UN RAPPORTO PRIVILEGIATO CON LE SCUOLE

Di particolare interesse e successo l’attività di Sodalitas con le scuole superiori della provincia, dove hanno presentato ben 55 brevi corsi di preparazione agli stage per le classi terze e quarte e di introduzione al mondo del lavoro per le classi quinte.  Un successo anche numerico: gli studenti coinvolti sono passati dai 985 del 2015 ai 1.260 del 2016. «Un filone che seguiamo ormai già da quattro anni, sotto il patrocinio del Miur» spiega Carlo Manzoni, consigliere di Fondazione Sodalitas e Coordinatore di Sodalitas Varese.

Con risultati non solo numerici ma anche umani: «In questi corsi l’importante è coinvolgere i ragazzi, e sembra che ci stiamo riuscendo – ha commentato uno dei docenti, Giuseppe Caffarelli – Riusciamo soprattutto a far passare un messaggio importante: che la vita fuori è difficile, ma l’unica cosa che si può fare è rimboccarsi le maniche e provare»

IL SUPPORTO AL NON PROFIT

Il lavoro di Sodalitas per il non profit è instancabile fin dalla loro fondazione: in particolare aiutano le cooperative sociali creando il loro business plan e aiutandoli nell’organizzazione del lavoro, del bilancio o delle certificazioni ISO.

«Facciamo innanzitutto un lavoro di consulenza professionale, dal business plan ai sistemi di gestione della qualità, all’avvio di nuovi rami d’azienda – spiega Manzoni – Abbiamo, negli ultimi due anni, proposto anche un check up delle cooperative sociali al quale hanno aderito una 40ina di realtà. Check up da cui è emerso che le cooperative hanno bisogno di una migliore coooperazione tra di loro. Nel marketing, invece, stiamo collaborando soprattutto con cooperative di tipo A, soprattutto per i progetti di housing sociale».

I RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI E CON LE AZIENDE

Nel tempo si è consolidato anche un rapporto tra le imprese e i volontari di Sodalitas, per i progetti più disparati: «Per esempio Leroy Merlin realizza un progetto di volontariato d’impresa da un paio di anni, dove con una squadra volontaria di loro tecnici mettono a posto i locali pubblici, come le scuole e l’ospedale: in questo caso noi ci preoccupiamo solo di trovare gli obiettivi – spiega ancora il coordinatore – Per quanto riguarda l’attività rivolta alle imprese, un caso di eccellenza varesina è Elmec Informatica, che ha vinto il premio speciale Multistakeholder al Sodalitas Social Award del 2016 con il progetto ‘Wikipedia goes outdoor’, che ha connesso a Internet ad alta velocità tutto il paesino di Esino Lario, che ha ospitato il raduno mondiale di Wikipedia l’anno scorso.

Tra le collaborazioni, invece, va ricordata quella con Naturcoop,  Società Cooperativa Sociale Onlus di Somma Lombardo: «Una realtà particolarmente innovativa con la quale abbiamo rapporti da anni, che porta avanti con successo iniziative molto interessanti di Welfare aziendale e che possono essere di esempio per le stesse cooperative sociali ma anche per le imprese»

Con le istituzioni Sodalitas ha avuto, fin da subito, un costante rapporto, culminato nei progetti legati all’INformaLavoro. L’associazione ha però accordi strutturati anche con il Comune di Saronno, la provincia di Varese, il comune di Laveno Mombello e altre istituzioni pubbliche.

L’ESPERIENZA SODALITAS E IL FUTURO

Per il 2017 gli obiettivi sono ambiziosi: «Per quanto riguarda i volontari vogliamo proseguire nell’attività di rinnovamento, ringiovanimento e rafforzamento delle risorse con nuovi inserimenti e con attività di formazione interna. Il rapporto con Federmanager è stato straordinario: quando abbiamo chiesto nuove figure hanno reagito con entusiasmo e positivamente Alla fine il risultato è stato quello di 7 nuove professionalità, che si spende principalmente nel mondo della scuola» ha spiegato Manzoni.

Un rapporto, quello con Federmanager, di soddisfazione reciproca: «Noi rispettavamo Sodalitas da lontano, senza volerli disturbare, ma quando siamo stati interpellati abbiamo deciso di collaborare con piacere». ha spiegato Luciano Ferrante, presidente di Federmanager

«Ora cerchiamo però cerchiamo testimonianze da portare ai ragazzi nei corsi – conclude Manzoni – Di persone che sono ancora nell’azienda, o che ne sono appena uscite, e possano portare la loro esperienza nelle scuole. Per questo ci appelliamo di nuovo a Federmanager, ma anche all’Unione industriali, che ci ospita, e anche a chi ha desiderio e buona volontà».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Febbraio 2017
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