300 firme nel primo weekend contro l’ospedale unico
Il Comitato per la Salute nel Varesotto ha lanciato sabato e domenica la raccolta firme: complice l'annuncio di Maroni, il tema ha raccolto grande attenzione davanti ai due ospedali esistenti

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comitato per la Salute nel Varesotto: animato da diverse sigle politiche, sindacali e sociali, è concentrato ora nella battaglia contro il progetto di ospedale unico Gallarate-Busto, la cui collocazione (zona Beata Giuliana) è stata annunciata venerdì scorso dal presidente della Regione Roberto Maroni
Un centinaio le firme raccolte a Busto Arsizio e oltre 200 quelle raccolte a Gallarate dal Comitato per la salute del Varesotto nei suoi primi banchetti di raccolta firme organizzati davanti a due ospedali che si vogliono chiudere.
Se diversi cittadini e cittadine sono appositamente venuti a firmare per dichiarare il proprio no alla costruzione di un ospedale unico, tante persone hanno scoperto della volontà di chiudere i due nosocomi direttamente ai banchetti del Comitato, a testimonianza di come si tenti di decidere su un tema così importante, che ha concrete ripercussioni sulla vita di chiunque, nel chiuso delle stanze regionali e comunali.
“Ma perché non migliorare quel che già esiste?” è stata la domanda più ricorrente fra chi è passato ai banchetti. E se gli anziani gallaratesi hanno lamentato la difficoltà a raggiungere un ospedale fuori città, i giovani bustocchi sono invece preoccupati dell’ennesima inutile colata di cemento.
Diverse anche le segnalazioni di tempi di attesa sempre più lunghi, che costringono a rivolgersi a strutture private, convenzionate o meno, perché la salute non può aspettare. E difficoltà a lavorare in un ambiente dove la riforma sanitaria di Maroni ha creato confusione di competenze e di ruoli, inefficaci sovrapposizioni, modalità caotiche nell’esecuzione dei compiti.
L’attività di raccolta firme, accompagnata da una puntuale informazione su quanto sta accadendo, continuerà nelle prossime settimane, anche coinvolgendo i paesi limitrofi e le loro amministrazioni che si vedono imporre una scelta che altri hanno fatto, benché siano direttamente coinvolti dalle conseguenze.
COMITATO PER LA SALUTE DEL VARESOTTO
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