L’alleanza tra Exodus e Agorà. “Necessario affrontare i problemi sociali”
Con la serata di Nino Caianiello e don Mazzi sono stati raccolti 6mila euro. Finanzieranno educativa di strada e altri progetti sociali. "Dispiace che alla serata mancasse la politica". Sindaco compreso

A dieci giorni dalla serata del “diavolo e l’acqua santa”, Exodus e Agorà presentano il bilancio economicodell’iniziativa: «6560 euro» che saranno destinati al progetto di Villa Calderara, all’assistenza ai profughi e all’educativa di strada.
Al centro del confronto tra il fondatore di Exodus don Antonio Mazzi e il gran capo di Agorà Nino Caianiello c’è stato, nella serata del 19 marzo, il rapporto in particolare con il disagio giovanile. Con l’invito di Caianiello ad affrontare i problemi, a «non fare gli struzzi nascondendo la testa sotto la sabbia e andando poi sulle pagine dei giornali». Era un invito ad affrontare, non solo in logica repressiva, i problemi che emergono anche a Gallarate, con i gruppi di ragazzini – italiani e stranieri – che si mostrano particolarmente esuberanti. Per dirla in poche parole: anche un riferimento alla situazione di zone come via San Giovanni Bosco.
E il tema è stato ripreso appunto da Exodus. Che con le risorse raccolte nella serata benefica, attiverà «un gruppo di educatori di strada, che girerà nelle zone “a rischio” per intercettar i giovani» spiega Roberto Sartori, numero uno di Exodus a Gallarate. Un approccio diverso alla questione, dopo che nelle settimane passate l’amministrazione comunale ha soprattutto mostrato i muscoli, moltiplicando i passaggi della Polizia Locale (il che ha provocato anche qualche reazione, come le scritte provocatorie su tutti i muri della zona). L’altro fronte, quello dei richiedenti asilo, con la necessità di affrontare i lunghi periodi di attesa in vista dell’esame delle domande. In questo senso Sartori pensa anche ad un impegno nelle squadre di decoro cittadino (composte da persone italiane affiancate da richiedenti asilo, vedi qui), che son state attive fino a fine 2016 . «Inizieremo a proporre, in accordo con l’assessorato all’ambiente di Orietta Liccati, una mappatura delle zone dove è necessaria pulizia» continua Sartori. «Possiamo mettere in campo squadre una volta a settimana».
Marcello Pedroni – presidente di Agorà, l’associazione dei “laici” di Forza Italia – rivendica la serata non solo come momento di solidarietà ma anche di scelta politica: «Per noi questo è un modo di fare politica: essere in mezzo ai problemi e con chi li affronta». E il presidente di Agorà ripete il messaggio emerso lunedì 19 marzo: «La soluzione dei problemi sociali, a fronte del taglio dei contributi ai Comuni, passa sempre più per il coinvolgimento de privato sociale». E Pedroni non rinuncia anche ad un esplicito riferimento al sindaco: «La cosa che più è spiaciuta è stata l’assenza di Cassani, che insieme a Bilardo avevo invitato, era stato l’unico invitato di persona».
Tenendosi lontano da critiche al primo cittadino, Sartori invece estende l’appunto a tutte le forze politiche: «Mi dispiace dirlo, pensavamo che tutti gli schieramenti politici intervenissero». La presenza di Exodus comunque è quotidiana e l’occasione per riaprire la discussione sui problemi sociali non manca: «A Pasqua proporremo come sempre il pranzo per le persone sole, all’oratorio di Madonna in Campagna, in via Bachelet. Sono invitate tutte le persone in difficoltà, ma anche i politici che ritengano sia cosa giusta andare a vedere quale è la situazione sociale reale della città».
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