Lavoro di squadra: così i saronnesi hanno conquistato il podio al Business Game
Erika Gallotta, Alice Quaranta, Luca Divenosa, Altea Pascoli e Deborah Vettorato sono gli studenti dell'istituto Zappa che raccontano l'esperienza al Business Game “Crea la tua impresa”

Il gioco di squadra e il tanto impegno. Non hanno dubbi Erika Gallotta, Alice Quaranta, Luca Divenosa, Altea Pascoli e Deborah Vettorato studenti dell’istituto tecnico commerciale Zappa quando raccontano, con compagni di classe e professori, l’esperienza al Business Game “Crea la tua impresa” organizzato dalla Liuc Università Cattaneo di Castellanza. Gli studenti saronnesi, della classe 4ARI, raccolti nel gruppo denominato “Zappa 3”, hanno conquistato il terzo posto sfidando oltre 260 ragazzi per 50 squadre da 26 scuole di tutta Italia.
«Ce l’ha proposto una nostra insegnante – spiegano i ragazzi – ci ha portato la lettera con le regole ed abbiamo iniziato a studiarla e a lavorarci. All’inizio non è stato facile con tutti gli aspetti da tenere in considerazione ma con l’aiuto dei compagni e dei docenti siamo andati avanti». In sostanza si trattava di una sfida nella gestione di un’azienda virtuale, misurandosi con oneri e onori della vita d’impresa. Obiettivo del gioco è infatti massimizzare il valore dell’azienda, valutato in funzione di margine operativo, politiche di assunzione, tasso di crescita degli investimenti e risultati finanziari attraverso un’oculata gestione degli approvvigionamenti, della produzione, del marketing e delle vendite. Il caso aziendale oggetto della gara è quello di una Spa, fondata negli anni ’70 in Lombardia (regione caratterizzata da una secolare vocazione tessile) e specializzata nella produzione di magliette sportive. Un’impresa nata da un piccolo laboratorio artigianale, contattata da un’azienda leader nel settore della produzione di abbigliamento sportivo per realizzare t-shirt in esclusiva. A rendere il gioco ancora più avvincente, l’offerta di un fornitore asiatico che vorrebbe espandersi nel sud Europa.
I saronnesi hanno conquistato l’accesso alla finale dopo aver disputato 4 prove “in rete” dalla propria scuola. «Il clima alla finale disputato a Castellanza era completamente diverso – continuano – cambia molto lo spazio in cui si svolge la prova e poi il tempo ci è sembrato davvero pochissimo. Abbiamo utilizzato il nostro solito metodo di lavoro ma applicando alcune modifiche per essere più performanti sul caso specifico e probabilmente proprio questo e la capacità di fare squadra ci hanno permesso di ottenere il terzo posto». Dai ragazzi tanti ringraziamenti: «Ai nostri compagni, ai docenti Francesco Caruso e Leonilde De Biasio ed alla preside Elena Maria D’Ambrosio».
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