Silenzi e accuse: a Bardello tornano i veleni politici
Dopo la bocciatura del bilancio di previsione con il blocco dei lavori urgenti nella scuola, maggioranza e opposizione si accusano a vicenda

Si avvicina la scadenza elettorale e a Bardello riemergono i veleni. La bocciatura in consiglio del bilancio di previsione ha invelenito la comunità: quel voto di fatto penalizza la scuola che attendeva i fondi per rifare i bagni in stato fatiscente.
L’amministrazione guidata da Luciano Puggioni, che ha sostituito il sindaco Calvi che si è dimesso per motivi di salute, non si spiega le ragioni di una bocciatura che non ha altro effetto che non quello di penalizzare l’edificio scolastico: « Quanto è avvenuto nel Consiglio Comunale di Mercoledì 29 Marzo 2017 è a dir poco sconcertante per le ripercussioni che ha sull’intero paese – commenta la maggioranza per voce di Iolanda Ossola – Solo due sono le possibili spiegazioni che possono star dietro a chi ha bocciato il bilancio: o costoro hanno uno scopo ben preciso (e dovrebbero spiegarlo), oppure hanno una scarsa preparazione in campo amministrativo.
Chi fa parte di un Consiglio comunale, che sia nella maggioranza o nella minoranza, deve sapere cosa comporta la bocciatura di un bilancio: la mancata approvazione del bilancio apre la strada allo scioglimento della Giunta e del Consiglio Comunale e al commissariamento del Comune da parte della Prefettura. Nel nostro caso, però, il Consiglio e la Giunta erano già stati sciolti da un Decreto del Presidente della Repubblica, a seguito della comunicazione del nostro Sindaco, Egidio Calvi, dello scorso gennaio: quindi che ragione c’era di bocciare il bilancio? »
L’esito di quel consiglio ha però colto di sorpresa la stessa minoranza: « Anche noi siamo rimasti esterrefatti da quell’esito – spiega Damiano Cecchino di Uniti per Bardello – Quando l’amministrazione non era certa di avere i voti sufficienti ci aveva chiesto appoggi, con astensione o assenza come nel caso del PGT. Questa volta, invece, non aveva detto nulla: c’eravamo visti sabato mattina e non si era paventato il rischio. Inoltre, nel bilancio non c’era alcuna voce relativa agli investimenti scolastici. Sapevamo che quei fondi erano legati alla Buona Scuola e che c’era la deroga al patto di stabilità per questa finalità edilizia. Quindi non sospettavamo neppure che il bilancio potesse intaccare quella disponibilità. Dopo quella serata, il clima in paese è diventato pesante: noi consiglieri d’opposizione non possiamo essere ritenuti responsabili della bocciatura dei finanziamenti perché non ne eravamo a conoscenza. Ora, però, sembriamo i colpevoli e questo è ingiusto».
Di mancanza di chiarezza ha parlato anche Laura Manfredi, una dei due consiglieri considerati di maggioranza che hanno votato contro il bilancio. In una lunga lettera, Laura Manfredi ripercorre la sua storia amministrativa ricordando i momenti difficili e rivendicando il suo diritto a votare secondo coscienza: «Il mio voto e’ stato definito un gesto irresponsabile…sciagurato… – afferma in una nota – Poteva essere definito in questo modo se fossi stata consapevole e a conoscenza di tutto il discorso e dell’urgente necessità di rifare i bagni della scuola per inagibilità ma considerato che ero all’ oscuro di tutto la mia scelta di voto la trovo adeguata alle informazioni fornitemi!».
Ora la soluzione condivisa è quella di riconvocare il consiglio comunale con urgenza: « Noi siamo favorevoli perché i tempi ci sono – assicura Cecchinato – a condizione di metterci tutti attorno a un tavolo e, a porte chiuse, chiarire nei dettagli ogni questione. Prima della fine del mandato occorre superare ancora alcuni scogli ed è bene procedere senza intoppi o sorprese. Ho chiesto a tutti di trovarci sabato mattina. Attendo le risposte».
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Bah, con questa minoranza che vota senza capire costa sta votando e quali sono le conseguenze del voto il paese è proprio messo male.
Poi se ne stanno approfittando del fatto che il sindaco sta male.
Un comportamento da rivoltare lo stomaco.
Per certa gente non c’è speranza, neanche a spiegargli le cose.