Ti dono il mio tempo. Ferie solidali alla Vodafone Automotive

Siglato un accordo aziendale in base al quale i lavoratori potranno cedere gratuitamente quote di ferie monetizzabili o permessi annui retribuiti ai colleghi che hanno bisogno di assistere i figli

Lo si può già perdere, spendere e guadagnare. Da aprile di quest’anno, alla Vodafone Automotive spa di Varese, lo si potrà anche donare. Stiamo parlando del tempo, oggetto di un originale accordo di secondo livello tra i vertici aziendali e la rsu (rappresentanza sindacale unitaria) della Fim Cisl dei Laghi. I lavoratori potranno infatti cedere gratuitamente quote di ferie monetizzabili o permessi annui retribuiti, i cosiddetti par, ai colleghi che hanno bisogno di assistere i figli in particolari condizioni di salute.

UN ACCORDO RITAGLIATO SULLE ESIGENZE FAMIGLIARI
È il primo accordo di questo tipo stipulato in Italia in un’azienda metalmeccanica, il secondo se si considerano tutti gli altri settori. Alla Vodafone Automotive, dove su un totale di 350 dipendenti  il 50% sono donne e i contratti part-time sfiorano il 15%, contro il 4% della media nazionale, c’è da sempre un’attenzione alle richieste di flessibilità per esigenze famigliari. «In questo caso non si muovono soldi – spiega Paolo Carini segretario provinciale della Fim Cisl dei Laghi- ma solo tempo. La spinta principale è stata data dal decreto del 2015, recepito dal contratto collettivo nazionale, che prevede la cessione in questa forma di un diritto che prima era irrinunciabile. In questa innovazione gioca un ruolo fondamentale la sensibilità delle parti».

Il capo delle risorse umane di Vodafone Automotive, Andrea Di Nunzio, e il responsabile risorse umane area manufacturing Sergio Capelli, sono i firmatari dell’accordo per conto dell’azienda. «Qui c’è un clima di buona collaborazione con i sindacati – sottolinea Di Nunzio – come dimostrano i precedenti accordi sul welfare, sui premi produttivi, sui ticket e i telefoni aziendali. “Le ferie solidali” sono la nostra ciliegina sulla torta, un accordo che mi rende felice e a cui tenevo personalmente perché credo che la responsabilità sociale dipenda dalle persone. Proporremo questo accordo anche alla rsu della sede di Busto Arsizio per avere un’uniformità di trattamenti».

vodafone automotive
nella foto, da sinistra: Manuel Sanna, Paolo Carini, Giorgio Mariani, Ivano Pasini e Marco Assunto della Fim Cisl dei Laghi

Il contratto collettivo dei metalmeccanici, che spinge molto sulla contrattazione aziendale, è stato un facilitatore per questa innovazione. Non  a caso Fabio Storchi, presidente di Federmeccanica, con riferimento alla nuova piattaforma contrattuale, parla di via italiana alla partecipazione. «Questo accordo era stato preceduto da alcuni segnali – aggiunge Capelli -. Dei dipendenti, soprattutto quelli che avevano maturato una certa anzianità, ci scrivevano chiedendo di poter mettere giorni di ferie a disposizione dei colleghi che ne avevano bisogno. C’era dunque una sensibilità spiccata in questo senso, favorita anche dal fatto che buona parte dei lavoratori di questa azienda sono donne».

COME SI USUFRUISCE DELLE FERIE SOLIDALI
La solidarietà, si sa, è muta, pertanto donatore e richiedente rimarranno anonimi. L’accordo prevede che le ferie siano donate a quei lavoratori i cui figli soffrono di patologie acute o croniche che determinano la perdita totale o parziale dell’autonomia personale, richiedono assistenza continuativa o frequenti monitoraggi clinici, ematochimici e strumentali. E ancora, quando sono affetti da patologie che richiedono la partecipazione attiva del familiare per il trattamento sanitario e patologie dell’infanzia e dell’età evolutiva che richiedono  un programma terapeutico o riabilitativo in cui siano coinvolti i genitori o chi esercita la potestà.

Una volta ricevuta la richiesta, l’azienda la rende nota a tutti i lavoratori che intendono aderire i quali a loro volta dovranno indicare il numero di ore di ferie e di permessi che intendono cedere. Le ore vengono messe a disposizione del richiedente che ne assume contestualmente l’obbligazione retributiva e fiscale conseguente. Sulle richieste decide un comitato paritetico formato da un rappresentante della rsu e da uno dell’azienda. «Per noi è un accordo importante – conclude Giorgio Mariani della rsu della Fim Cisl dei Laghi – perché supera l’individualismo imperante, crea un legame di solidarietà vero tra i lavoratori e genera coesione nell’azienda».

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 12 Aprile 2017
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