Amianto vicino a casa o al parco? Scatta una foto

Il Piano regionale rileva grandi concentrazioni oltre 100 mq. Ma rimane il problema di tettoie e piccoli edifici: a Lainate si sono inventati una nuova campagna che coinvolge i cittadini

Arnate generiche

Il tetto di un vecchio magazzino, le lastre che coprono un ricovero per attrezzi poco lontano da una scuola, la tettoia di una fabbrica dismessa vicino al parco. È la mappa dell’amianto in qualsiasi paese o cittadina d’Italia: una presenza sempre più parcellizzata (man mano che s’interviene sugli edifici), non sempre facile da individuare.

A Lainate, nel nord Milano, si sono inventati la campagna di rilevamento “partecipata”. Il Comune invita ogni cittadino ad armarsi di smartphone e a mappare ogni singola lastra di cemento-amianto. Per fare della cittadina una realtà “Eternit free”.

Ovviamente l’impegno dei cittadini si affiancherà a quello istituzionale, vistio che l’Ufficio Ambiente del Comune di Lainate ha già cominciato a mappare in modo capillare la presenza di coperture di cemento-amianto ancora presenti sul territorio.

Il problema – spiegano – è che la mappatura regionale (attivata dal 2005) e affidata ad Arpa è svolta attraverso rilievi aerei. «La tecnica utilizzata consente di ‘fotografare’ coperture di superficie minima di 100 metri quadri». Un metodo che ha consentito di velocizzare la mappatura dell’intero territorio regionale, ma che ha un neo: «Coperture di garage, di pollai, di piccole rimesse per gli attrezzi, tetti di abitazioni e capannoni industriali di modeste dimensioni sfuggono infatti all’occhio dell’Arpa».

Ecco dunque di coinvolgere i cittadini nelle segnalazioni e nella mappatura (va ricordare che l’amianto è tanto più pericoloso, quanto più le lastre sono in cattivo stato e disperdono fibre). «Le rilevazioni, in assenza di strumentazioni avanzate, può essere infatti realizzata tramite una prima individuazione visiva sulla base delle foto aeree di google maps e di una successiva indagine diretta sul territorio, da parte dell’ufficio tecnico comunale, coadiuvata dalla Polizia Locale».

La foto del cittadino diventa più preziosa dell’osservazione a distanza. «Se l’amianto è friabile esiste il pericolo di inalarne fibre che rimangono in sospensione nell’aria anche a lungo. Chiunque, dunque, sappia dell’esistenza di coperture di eternit (soprattutto in prossimità di luoghi sensibili come le scuole, gli asili, oratori e strutture sportive) potrà scattare una foto e segnalare all’ufficio competente, anche in forma anonima, il luogo esatto in cui si trova (via e numero civico). Successivamente il Comune si attiverà per le opportune verifiche a tutela della salute di tutti».

Le segnalazioni si possono fare ad amianto@comune.lainate.mi.it. Oppure si puà telefonare allo 02.93598222 o all’Ufficio Protocollo

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 14 Giugno 2017
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