“Bike Shadow”, tre i progetti sotto la lente della Gdf
I tre progetti finiti sotto la lente d'ingrandimento della GdF di Luino sono riconducibili a bandi ottenuti da Laveno Mombello e Cittiglio, Tradate e dalla Comunità Montana Valli del Verbano
I progetti finiti sotto la lente della Guardia di Finanza di Luino nel quadro dell’operazione denominata “Bike Shadow” sono tre.
Incrociando il bando emesso nel 2009/2010 e i progetti finanziati nel 2011 da Regione Lombardia, le relative cifre e la comunicazione della Guardia di Finanza si è riusciti a risalire ai progetti in questione, per cui sono indagati 18 soggetti tra amministratori, funzionari e pubblici impiegati, nonché alcuni professionisti ed alcuni imprenditori, rappresentanti a vario titolo di enti locali e società di capitali.
Si tratta in totale di progetti per 2,3 milioni di euro totali nella provincia di Varese, finanziati da Regione Lombardia per 1,4 circa milioni di euro su un totale di 6,8 milioni di euro erogati in Lombardia in favore di 18 enti.
I fondi ottenuti dagli enti locali in provincia di Varese sono come detto tre. Il primo in graduatoria, finanziato con 400 mila euro dalla Regione, è quello presentato dall’associazione di Comuni con Laveno Mombello come capofila: si tratta della pista ciclopedonale di connessione del sistema di mobilità collettiva (stazioen Fs, stazione FNM, stazione lacuale NLM) di Laveno Mombello e Cittiglio denominata “Rete ciclopedonale dei laghi del Varesotto”. Il progetto complessivamente ammonta a 800 mila euro.
Più cospicui i fondi ottenuti dalla Comunità Montana Valli de Verbano, premiata dalla Regione con 720 mila euro su un totale di 800 mila per la realizzazione del tratto di connessione alla stazione di approdo della navigazione Lago Maggiore e alla Stazione Ferroviaria Internazionale Fs di Luino della rete ciclopedonale di laghi del Varesotto.
Infine c’è Tradate, che ha ottenuto 276 mila euro su un totale di 690 mila per il progetto di realizzazione di tratti di pista ciclabile, aree parcheggio bici, postazioni bike sharing e relativa cartellonistica a completamento della rete ciclabile esistente avente origine e destinazione il nodo di interscambio ferroviario della stazione di Tradate. A livello strutturale, è stato effettivamente realizzato quanto previsto, ma il bike sharing, di cui oggi in città esistono diverse “torrette”, non è stato di fatto mai attivato. Le biciclette sono rimaste in deposito perché il bando per la gestione del servizio è andato deserto e l’amministrazione comunale ha cercando invano una soluzione per la gestione della struttura.
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