Fumare nei parchi da oggi è vietato
Linea dura della maggioranza, ma non sarà facile far rispettare la norma
Pugno di ferro contro i fumatori nel comune di Varese. Il consiglio comunale ha approvato un emendamento al nuovo regolamento di polizia urbana, che prevede il divieto totale di fumare nei parchi pubblici della città. Vuol dire che chi sarà scoperto a fumare una sigaretta o altro, sarà segnalato e multato dai vigili e dalle guardie ecologiche volontarie.
Il provvedimento sarà particolarmente restrittivo, ad esempio, per chi lavora nei parchi, o per i dipendenti comunali di Palazzo Estense, che non potranno più fumare all’interno dell’area del palazzo e dei giardini. La maggioranza di centrosinistra impone così una stretta e l’aumento dei divieti fa il paio con l’articolo che impone il coprifuoco alla movida cittadina alle 23 (ma il venerdi e il sabato fino alle 24) orario massimo in cui è tollerato d’ora in poi fare rumore.
Il nuovo regolamento di polizia locale, nel complesso, propone molti cambiamenti e diminuisce gli articoli a 26. Il documento é stato approvato in tarda serata con 17 voti favorevoli, 7 contrari e 2 astenuti. Dopo la conclusione dei lavori della commissione presieduta da Giovanni Miedico, il testo è approdato in aula dove ha ricevuto 16 richieste di emendamento. Tra i cambiamenti apportati dalla giunta: il controllo di vicinato, il potere di allontanamento per chi crea pericolo e disturbo, il divieto di fare schiamazzi dopo le 23 (le 24 il venerdì e il sabato), la mediazione sociale. Simone Longhini di Forza Italia ha chiesto di aggiungere il divieto di portare il burqa. L’atteggiamento delle opposizioni è stato generalmente collaborativo e il capogruppo leghista Piatti l’ha definito un buon lavoro.
Ma non sono mancati gli scontri. Un certo dibattito si è aperto proprio sul fumo. Il vicesindaco Zanzi ha accolto con entusiasmo l’emendamento del gruppo Misto (Mauro Gregori) che ha proposto di vietare il fumo in tutti i parchi. Ballerio della Lista Orrigoni ha però invitato tutti a riflettere, spalleggiato da Piatti della Lega, e a non esagerare nei divieti creando norme liberticide. “Gli obiettivi devono essere credibili – ha aggiunto Ballerio – altrimenti si crea un senso di impunità se un regolamento non è credibile insinua un senso di impunità”. Nonostante questo la maggioranza è stata compatta nel dire sì e nel Pd il più entusiasta è stato il consigliere Spatola che ha rivendicato un dovere educativo del comune nei confronti dei cittadini. Tra gli articoli del regolamento ce n’è anche uno curioso. Il divieto di arrampicarsi sugli alberi. La Lega lo voleva emendare, ma il vicesindaco Zanzi lo ha difeso mentre tre anni fa lo stesso vicesindaco era in prima linea nel difendere il ragazzo che salì su un cipresso dei giardini estensi per evitarne l’abbattimento.
E’ stato anche approvato il regolamento delle nomine del comune di Varese che prevede tra le altre cose i colloqui pubblici e in streaming. Il provvedimento è stato votato dalla maggioranza, ma bocciato dalle opposizioni: Carlo Piatti (Lega) l’ha definito una deriva da 5 stelle, Paolo Orrigoni l’ha bocciato come demagogico, ma Enzo Laforgia di Progetto Concittadino lo ha difeso con forza affermando che il comune va nella direzione di una trasparenza che lo faccia sembrare una casa di vetro. La lista Progetto concittadino commenta con soddisfazione la nascita di procedure di selezione a porte aperte, e per il Pd si va nella direzione giusta.
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pura demagogia, all’aperto il fumo non danneggia nessuno mentre si potrà continuare a bere bevande alcoliche che sovente danneggia anche gli altri con comportamenti molesti. Complimenti a questa giunta!!!
Per i comunisti “educare” il popolo è da sempre un chiodo fisso. Un po’come il fascismo, ma senza la stessa capacità di imporre.