L’intervento al cuore salta: i fondi per la valvola usati per riparare un macchinario
Una figlia solleva il caso del padre, paziente all'ospedale di Circolo che, a causa della burocrazia e di fondi esigui, non viene operato

Budget ridotto e spese improvvise. Così l’operazione slitta. La cardiologia varesina, dati statistici alla mano, ha l’autorizzazione e i fondi per eseguire un numero di “Tavi” tra i più bassi rispetto ad altri ospedali lombardi ( una quindicina circa). La denuncia della signora è stata segnalata all’ASST Sette Laghi, ospedale di Varese, per una eventuale spiegazione e replica.
Buongiorno.
Vorrei portare alla Vs. attenzione il caso di mio padre. Cardiopatico, con arteria a porcellana (per cui inoperabile a cuore aperto per il rischio di rottura dell’arteria principale. Dopo un ricovero all’Ospedale di Circolo di Varese in cardiochirurgia, è stata diagnosticata a mio padre una medio/GRAVE insufficienza della valvola mitralica principale. Essendo inidoneo ad un’operazione a a cuore aperto, per effetto dell’arteria a porcellana, gli è stata programmata una TAVI (operazione di innesto nella valvola chiusa di una valvola di origine animale nella stessa che compensi il funzionamento cardiaco). Questo avveniva a fine marzo / primi di aprile del corrente anno. Dopo varie vicissitudini il medico preposto, ci ha riferito che l’operazione era molto costosa e che la REGIONE LOMBARDIA (che si autodefinisce eccellenza) mette a disposizione 6/7 operazioni di questo genere all’anno.
Oggi 03.07.2017 mi ha chiamato il medico preposto all’intervento e mi ha comunicato: “mi spiace ma si è rotto l’angiografo e la Regione ha messo a disposizione fondi per riparare il macchinario, levando i fondi per l’acquisizione delle valvole per l’operazione di suo padre”.
Ora io ne ho piene le scatole di sta burocrazia. Mio padre è appeso ad un filo, anche molto esile se lo vogliamo proprio dire. Mi spiace per l’ottima assistenza che mio padre ha avuto nella fase critica del suo malessere, ma così non si può proprio andare avanti.
Posso capire che per la Regione siamo solo numeri, ma io di padre ne ho uno solo. Ora sono veramente arrabbiata e sono disposta a fare di tutto perché la situazione si sblocchi.
Grazie dell’attenzione.
Roberta Cattaneo – Sangiano
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