Niente accordo in Enac, rischio di agitazioni a Malpensa e Linate
I lavoratori e i sindacati si oppongono all'ingresso di una cooperativa nel settore dei servizi "di rampa", l'unico dove le coop non sono ancora entrate. Venerdì previste assemblee spontanee

Salta l’ipotesi di un accordo Enac-Sindacati e ora i lavoratori di Malpensa e Linate sono pronti a farsi sentire e notare, per evitare l’ingresso di una cooperativa nel settore dell’handling “di rampa”, l’unico in cui non siano attive delle coop.
Nella giornata di venerdì i lavoratori si riuniranno in assemblee spontanee ed è possibile che l’agitazione crei disagi, specie in un periodo come questo con grandi numeri di viaggiatori in arrivo e in partenza.
Il sindacati contestano l’ingresso della cooperativa Alpina – “affacciatasi” dopo il ritorno di Ryanair a Malpensa – nei servizi di rampa, oggi serviti da società di capitali. Le cooperative sono considerate – in ambito aeroportuale, come nella logistica – portatrici di lavoro non qualificato e precario, senza stabilità e con rischi per quanto riguarda i versamenti contributivi e il Tfr (non sono stati pochi i casi scoperti da Finanza, ispettorato del lavoro e Procura). La mobilitazione ha unito tutti i sindacati, dai confederali alle sigle autonome e di base: l’impressione è che la protesta sia molto condivisa. L’adesione alle forme di agitazione seguirà?
Il tavolo di confronto è saltato quando (come molti si attendevano) il direttore dell’aeroporto Bitto ha dovuto comunicare l’inizio delle attività di handling da parte della coop Alpina (che fa capo all’imprenditore Filippo Cutrona). La richiesta delle sigle sindacali, trasmessa a Enac e Sea, è «la sospensione con effetto immediato del provvedimento che consente alla cooperativa Alpina di operare in subappalto nell’airside di Malpensa».
LA CONVOCAZIONE DAL PREFETTO
Nel frattempo il Prefetto di Varese, Giorgio Zanzi, ha convocato tutti nel suo ufficio già nella giornata di domani. L’incontro che vedrà sedersi attorno ad un tavolo tutte le sigle sindacali e i rappresentati di SEA ed Enac è prevista per le 15.30.
LA POSIZIONE DI CUB TRASPORTI
Posizione diversa dalle altre sigle è quella della Cub Trasporti, che ha fatto un passo in più: «Questa mattina presso la Procura della Repubblica di Busto Arsizio il responsabile della nostra organizzazione ha presentato un esposto per verificare se ci sono responsabilità dei vertici Enac di Malpensa, per omissione di atti d’ufficio, in relazione alla mancata risposta alle ripetute richieste di verifica del sub appalto verso le cooperative, da parte delle società che operano a malpensa cargo city». La Cub – in polemica anche con gli altri sindacati – sottolinea che a Malpensa si sono usati due pesi e due misure: da un lato il lavoro a Cargo City (svolto quasi solo da cooperative), dall’altro l’area di piazzale dove invece il lavoro era tutelato.
«Sono anni – continua la Cub – che la nostra organizzazione e centinaia di lavoratori, chiedono un intervento ispettivo da parte di Enac, senza aver mai ricevuto nessuna risposta, circa il rispetto dei limiti posti dal suo stesso regolamenti all’utilizzo del subappalto ovvero, in pratica, all’utilizzo delle cooperative, nel sedime aeroportuale. Per ragioni di sicurezza possono operare in aeroporto solo gli operatori che dimostrino di avere particolari requisiti di idoneità e possono subappaltare a terzi solo il 30% delle attività proprio perché non siano aggirati i parametri di sicurezza richiesti dalla normativa. Sindacato e lavoratori di fronte ad un uso massiccio del subappalto da parte dei maggiori operatori del cargo da più di un anno chiedono una verifica senza ottenere risposta».
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