L’arringa di Caja al popolo biancorosso: “Sul campo daremo tutto”
Il coach della Openjobmetis mattatore in occasione della presentazione della squadra ai tifosi. "Faremo di tutto per rendere felici le vostre domeniche al palazzetto"
Che questa Openjobmetis sia la squadra cucita su misura a coach Attilio Caja, lo si era capito dalle scelte di mercato e dalle parole dei dirigenti biancorossi nelle scorse settimane. Una situazione “ratificata” quest’oggi – giovedì 17 – in occasione della presentazione dei giocatori al pubblico: davanti a oltre 300 persone radunatesi al PalA2a, l’allenatore di Pavia è stato il vero mattatore.
Senza l’ausilio di un microfono (ecco: a questo si poteva pensare prima…) Caja ha arringato il popolo biancorosso, con la giusta dose di cautela («Non so quante partite vinceremo, sarà un campionato duro») ma anche toccando i tasti del senso del dovere, dell’appartenenza, del lavoro e del sudore come chiavi per diventare grandi.
Un discorso lungo e apprezzato dalla gente rimasta in città (o appena tornata) tra i quali anche Rosario Rasizza, sponsor con il marchio Openjobmetis, ringraziato pubblicamente da Claudio Coldebella. Le parole di Caja sono state applaudite e condite di qualche boato di favore: i tifosi sanno che Varese quest’anno ha dovuto fare i conti con le “casse” non certo floride e hanno apprezzato l’onestà di chi vola basso nei proclami e preferisce fare un passo alla volta.
“NON ABBIAMO PAURA”
«La vostra presenza qui, oggi, è la dimostrazione di quanto dovremo impegnarci per tenere alto il nome di Varese – attacca l’Artiglio nel suo discorso – Noi faremo di tutto per rendere le vostre domeniche felici. O almeno, faremo di tutto per darvi un numero di domeniche felici superiore al recente passato». Caja ha voluto omaggiare i giocatori della passata stagione e ricordare la bella cavalcata del girone di ritorno, ma ha anche investito delle giuste responsabilità i Wells, i Cain, gli Okoye e così via. «I ragazzi che sono arrivati sanno di essere a uno snodo importante della loro carriera e sanno che a Varese possono avere l’occasione per fare un salto verso l’alto per il proprio futuro. Ho parlato con loro prima della firma del contratto, ho spiegato di cosa abbiamo bisogno, come giocheremo e quello che io chiederò. Non so quante partite vinceremo ma non abbiamo paura e vi garantisco una cosa: al termine di ogni match, avremo dato tutto».
VARESE MANGIALLENATORI
Prima di chiudere, Caja ha anche ricordato che sulla panchina di Varese non è facile “resistere”. «Negli ultimi anni per chi ha occupato il mio ruolo è stata dura. Io però ho fiducia nel nostro lavoro e nelle persone che mi affiancheranno». E a tal proposito, è toccato proprio al coach fare da presentatore all’intera rosa: dai giovani aggregati (c’è anche Francesco De Nicolao) al quintetto base, sino alle riserve per le quali Caja ha avuto parole di incoraggiamento: «Il nostro secondo quintetto è competitivo e ci darà una spinta in più». Proprio tra questi il coach ha citato (nuovamente) Giancarlo Ferrero come l’esempio da seguire. E non è un caso se il capitano sia stato il giocatore più applaudito, con Stan Okoye e Aleksa Avramovic (e coach Massimo Bulleri) quasi altrettanto osannati.
COLDEBELLA: L’EMOZIONE DELL’ESORDIO
Prima del Caja Show era stato Claudio Coldebella a introdurre la rosa e lo staff. «Quello del raduno di inizio stagione è sempre un momento importante nella storia di una squadra: il primo giorno di scuola è sempre un’emozione. Da parte mia e della dirigenza posso garantire che faremo di tutto per dare ai ragazzi il supporto in modo che possano fare bene. Porto i saluti del presidente Vittorelli e di Toto Bulgheroni, che rientra domani dalle ferie ma che si aggiorna quotidianamente su come vanno le cose». Coldebella ha poi ringraziato il pubblico e il Consorzio, ricevendo in cambio un applauso convinto. La gente concede fiducia, da domani però la Openjobmetis dovrà meritarsela.
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