Cascate di Cittiglio: “Sono pericolose, si faccia subito qualcosa”
Sono uno dei luoghi più visitati della Valcuvia ma necessitano di messa in sicurezza sui sentieri. Il vicesindaco: "Troppi incidenti"
Sono una delle realtà più amate della Valcuvia e durante l’estate si riempiono di turisti e cittadini in cerca del fresco. Le cascate di Cittiglio godono da anni di ottima popolarità e negli ultimi tempi anche internet ha fatto la sua parte in termini di promozione, sopratutto per gli stranieri. Purtroppo la realtà è differente: la bellezza delle cascate non basta a sopperire alla mancanza di sicurezza e all’incuria del luogo.
Una questione che è stata sollevata durante l’ultimo consiglio di Comunità Montana, dal Vicesindaco di Cittiglio Giuseppe Galliani: «L’affluenza alle cascate durante l’estate è moltissima, a Ferragosto abbiamo contato almeno 400 persone. Sono frequentate da cittadini e stranieri ma hanno bisogno di essere messe in sicurezza. Come amministrazione comunale siamo a conoscenza del problema ma da soli non possiamo affrontarlo».
Per questo motivo Galliani ha portato la sua istanza in Comunità Montana: «Ho chiesto che tutti si prendano carico di questo problema, le cascate devo essere una questione di priorità e intesa di tutti i sindaci. Sono tre i luoghi di richiamo in Valcuvia, Casalzuigno per Villa Della Porta Bozzolo e Arcumeggia, la funicolare di Laveno Mombello e le cascate di Cittiglio, appunto. Ma quest’ultime necessitano di un intervento». Il vicesindaco spiega quindi: «Ho proposto che venga fatto un progetto organico e che venga fatta una riunione con Regione, Provincia e Comune naturalmente. Il costo dell’intervento di messa in sicurezza solo del primo tratto, quello che collega la prima cascata alla seconda è stimato intorno ai 250 mila euro, un costo di cui il comune non può permettersi. Inoltre, bisogna capire di chi è la competenza del territorio e confrontarsi con i privati proprietari di quell’area».
Le cascate di Cittiglio, come VareseNews spiegava nell’ottobre del 2016, sono tre. L’accesso è consentito in sicurezza solo fino alla prima, grazie a pontili di legno costruiti negli anni passati dagli Alpini. I cartelli all’ingresso del parco infatti, avvisano che i sentieri per arrivare alla seconda sono poco praticabili e consigliati solo a persone esperte mentre la terza cascata non è raggiungibile. «Molte perone però si addentrano comunque su quei sentieri, impraticabili da tempi immemori – spiega il vicesindaco Giuseppe Galliani -. Questo creare un vero e propio problema di sicurezza, gli interventi per infortunio sono stati diversi questa estate ma ce ne furono anche in passato».
«E’ nostro interesse impegnarci per intervenire e reperire fondi per le cascate di Cittiglio – ha spiegato il Presidente di Comunità Montanta, Giorgio Piccoli –. Abbiamo sempre avuto un occhio di riguardo per i percorsi naturalistici, ci siamo appena impegnati con un finanziamento di novantamila euro per le cascate di Ferrera e ora procediamo anche su quest’altro fronte. I nostri tecnici si sono già messi all’opera per realizzare un progetto per la messa in sicurezza dei sentieri, sarà poi nostro impegno reperire i fondi anche rivolgendoci agli enti superiori».
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