Gavirate stupisce con l’Alzheimer fest
Tempo di bilanci per l’iniziativa che ha portato in città migliaia di persone. Il sindaco: “Speriamo sia solo un inizio”

“Non mi sarei mai aspettato di vedere un posto così”. Un commento a caldo, venuto dal cuore di una personalità attesa in città e riportato direttamente dal sindaco Silvana Alberio, che con grande orgoglio fa il bilancio della prima edizione dell’Alzheimer fest.
Un evento “prima nazionale” nel suo genere, ma anche banco di prova per la cittadina lacustre candidata a punto di riferimento per iniziative di questo genere, fortemente caratterizzate dal sodalizio fra grandi temi e territorio.
«Sì, l’attore Paolo Hendel mi ha detto proprio così, che un posto del genere non se lo sarebbe mai immaginato, così vicino a da Milano. Il suo complimento, oltre ai tanti che ci hanno raggiunti, riempie davvero di gioia».
In molti sono rimasti colpiti dal paesaggio, e dal contorno del lago; persino il cielo, che sabato sera non è stato dei più clementi, ha regalato scorci mozzafiato.
«Ma oltre alle nostre bellezze visibili, forse quelle più importanti sono state rappresentate dalla mole di volontari che hanno reso possibile la manifestazione. La Croce Rossa Italiana, certo, ma anche tanti cittadini che si sono presentati spontaneamente per aiutare», racconta il sindaco, senza dimenticare anche i commercianti del centro che hanno dato il là ad una piccola gara-concorso di vetrine coi temi ispirati alla memoria.
Anche l’hub sportivo degli australiani, proprio di fronte al Lido, uno dei punti nevralgici del festival, ha dato il suo contributo aprendo gli spazi verdi ben curati con gazebo per dare vita ad una vera e propria area relax dove molti dei pazienti hanno potuto riposarsi; anche l’infermeria della struttura è rimasta aperta, a lungo presidiata dallo stesso sindaco, medico di base.
E adesso? Come si impiegherà questo patrimonio di relazioni e presenza? Si sta già pensando alla prossima edizione? «Mi auguro che questo possa diventare un appuntamento fisso per la città – conclude Alberio – . Del resto abbiamo dimostrato di non essere solo un puntino sulla carta geografica, ma un luogo fatto ma un posto con panorami fantastici e gente operosa e sorridente».
In tutto i volontari che hanno lavorato a questo progetto sono stati un centinaio, molti dei quali aderenti alla Pro Loco.
Migliaia, nel complesso, le presenze di persone arrivate per seguire spettacoli e iniziative culturali fiorite attorno alla malattia di Alzheimer.
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