Ferrovia: si risveglia la stazione sul Ceresio
I lavori procedono. Proprio oggi è iniziato il cantiere per la riattivazione e la posa dei binari dei due passaggi a livello di via del Sole e via Bertolla, punti cruciali della viabilità di Porto Ceresio

A due mesi dalla fatidica data del 17 dicembre – ipotizzata come il giorno di avvio del servizio – a Porto Ceresio il cantiere procede e cresce la sensazione che i tempi per la riapertura della tratta ferroviaria chiusa da otto anni possano essere rispettati.
Il segno più visibile, che induce ottimismo anche da lontano, è la facciata della stazione. L’edificio, che solo un anno fa ( i lavori sono iniziati il 14 settembre 2016) versava in condizioni di abbandono, oggi è tornato a splendere.
Tolti in ponteggi sul lato binari, la sagoma della stazione si staglia con un bel giallo intenso sull’azzurro del lago, e anche se c’è ancora parecchio lavoro da fare sugli interni, l’intervento sull’edificio avanza, mentre proseguono i lavori di posa dei binari e di sistemazione del lungo marciapiedi realizzato ex novo dopo la demolizione delle vecchie banchine.
Proprio oggi è iniziato il cantiere per la riattivazione e la posa dei binari dei due passaggi a livello di via del Sole e via Bertolla, punti cruciali della viabilità di Porto Ceresio, che mettono in collegamento la zona dell’oltrestazione con la statale 344. I lavori, che prevedono la chiusura al transito dei due punti di passaggio, proseguiranno per tutta la settimana, e la riapertura è prevista per il 24 ottobre.
In questi giorni procede anche la realizzazione del tratto di binari dal passaggio a livello di via del Sole verso Bisuschio e mancano davvero poche centinaia di metri per il ricongiungimento della strada ferrata tra le due stazioni.
Intanto l’Amministrazione comunale sta pensando ad una serie di iniziative per il grande giorno dell’inaugurazione. Per ora diverse idee, ancora top secret, che in questi due mesi prenderanno forma per festeggiare degnamente quello che per Porto Ceresio sarà un evento da scrivere negli annali del paese. Il risveglio dal brutto sogno del “ramo secco” che le Ferrovie volevano tagliare, e l’apertura di nuove opportunità di sviluppo per uno dei borghi più belli del lago.
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