In bici per la pedalata pro-ciclabile sulla Saronno-Seregno
È la sesta edizione, ma quest'anno ha un sapore diverso, nel mezzo del dibattito sul possibile abbattimento di ponti e rilevato della vecchia ferrovia
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Nonostante una giornata grigia ed un primo freddo già pungente, oltre cento persone si sono ritrovate stamattina alle 10 in piazza Libertà per la sesta edizione della “pedalata ex ferrovia Saronno-Seregno”.
Appuntamento «ormai classico», dicono gli organizzatori, ma che quest’anno ha un sapore diverso: se negli anni scorsi era “solo” a sostegno della conversione dell’ex ferrovia a ciclabile, quest’anno coincide con la fase di mobilitazione per evitare l’abbattimento dei ponticelli della vecchia strada ferrata, che prosegue ormai da settimane.
La pedalata è stata organizzata come di consueto da Fiab Saronno Ciclocittà e Ambiente Saronno, cui si sono aggiunte quest’anno altre dieci associazioni saronnesi firmatarie della recente lettera aperta al sindaco di Saronno. Durante il percorso i ciclisti provenienti da Rho/Milano, Varese, Cardano al Campo, Tradate, Ceriano Laghetto, oltre che ovviamente da Saronno, hanno potuto transitare dal nuovo sottopasso della tangenziale nord-ovest di Saronno che ha in parte modificato il tracciato della ciclabile di Ceriano Laghetto, e raggiungere Solaro passando sulle piste ciclopedonali esterne al Parco delle Groane.
Dopo una sosta all’ingresso del Centro Visite del Parco in cui è stata brevemente raccontata la storia della ex Polveriera e della tremenda esplosione del Natale 1944, i numerosi ciclisti – usando la ciclabile – hanno raggiunto a Solaro il quartiere Introini, il “capolinea” Est della ferrovia dismessa, quella che si vorrebbe trasformare – appunto – in un accesso originale al centro storico, con un numero ridotto di intersezioni grazie al percorso soprelevato.
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«Gli organizzatori hanno ribadito l’interesse per un riuso sostenibile e valorizzazione dello storico tracciato ferroviario che da 130 anni caratterizza il paesaggio urbano di una buona parte della nostra città, nonché memorie e suggestioni personali e collettive, così come è stato fatto in maniera rispettosa dei tracciati storici per tante altre ferrovie dismesse in Italia e in Europa». Sul progetto – ormai avviato da tempo – e su quello alternativo – solo vagheggiato dall’amministrzione – viene chiesto « un confronto approfondito con la cittadinanza e professionisti del settore».
«Crediamo che la prossima serata di presentazione e dibattito all’Aula Magna della Scuola Aldo Moro di giovedì 16 novembre alle ore 21 con relazioni del professor Giulio Senes, che in Saronno presentò nel maggio 2013 un progetto di riuso che aveva coinvolto gli studenti dell’Università Statale di Milano, e dell’arch. Albano Marcarini giornalista e scrittore, cartografo e promotore da sempre del turismo lento in bici e a piedi, possano essere un’occasione unica di confronto e di approfondimento culturale per la città su questo tema».
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