Il lavoro non sporca. Con il Pmi Day cresce la cultura d’impresa
Dal 6 al 24 novembre oltre 130 aziende apriranno le loro porte agli studenti delle classi terze di 45 scuole medie per un totale di 3.700 ragazzi che saranno impegnati in 160 visite
Il Paese celebre per la qualità dei suoi prodotti manifatturieri, tanto da avere il proprio nome impresso in uno dei brand più famosi al mondo, cioè il Made in Italy, ha ancora bisogno di far crescere la cultura d’impresa tra i suoi cittadini. Sembra quasi una contraddizione, ma non è così perché in Italia la consapevolezza del ruolo che gioca l’impresa, come cellula fondamentale della società in grado di generare sviluppo, lavoro, benessere e comunità, non è ancora abbastanza diffusa, almeno non quanto dovrebbe.
(nella foto, da sinistra: Gianluigi Casati e Giancarlo Saporiti)
Il Pmi Day, la giornata che Confindustria nazionale e le singole associazioni sui territori da otto anni dedicano agli studenti delle scuole medie, serve proprio a colmare questa mancanza e a far conoscere alle nuove generazioni i valori che stanno alla base del fare impresa. «I ragazzi sono il nostro futuro – dice Gianluigi Casati, imprenditore siderurgico e presidente della Piccola industria dell’Unione degli industriali della provincia di Varese -. Per questo motivo orientarli con la conoscenza di ciò che fa ogni giorno un’impresa del Varesotto può aiutarli a scegliere più consapevolmente quale strada intraprendere da grandi».
NUMERI IMPORTANTI
Oltre 130 aziende apriranno le loro porte agli studenti delle classi terze di 45 scuole medie per un totale di 3.700 ragazzi che dal 6 al 24 novembre saranno impegnati in 160 visite. «Muovere tutti questi studenti richiede uno sforzo organizzativo non indifferente che poche associazioni in Italia sono in grado di affrontare – sottolinea Vittorio Gandini, direttore di Univa -. Per noi è un’occasione molto importante perché il Pmi Day, così come Generazione d’industria, è una di quelle iniziative che avvicina i giovani fin da subito al mondo del lavoro e delle aziende. Solo così si può superare la diffidenza nei confronti delle imprese che ancora oggi in parte esiste nel nostro Paese».
COINVOLGERE I RAGAZZI È FONDAMENTALE
I percorsi nelle aziende saranno facilitati dalla presenza di tutor e da una spiegazione che non sarà solo tecnica. «C’è una parte teorica essenziale – spiega Giancarlo Saporiti titolare della Samic di Lonate Ceppino che partecipa al Pmi Day – ma poiché si tratta di ragazzi è importante trasmettere anche delle emozioni, ecco perché nel nostro caso abbiamo utilizzato la parafrasi dello sport, dando anche un impatto visivo agli studenti».
Questa iniziativa serve anche a sfatare molti luoghi comuni riguardanti sia il mondo imprenditoriale che quello dei giovani. «Nelle passate edizioni – ha aggiunto Saporiti – ho trovato studenti attenti e decisamente più maturi rispetto alla loro età, consapevoli della sfida che li attende nel prossimo futuro. Questa attenzione ai valori dell’industria per noi è significativa perché ci permette di porre ai ragazzi una domanda fatidica, ovvero quanti di loro, dopo aver visto l’azienda, intraprenderebbero un percorso come il nostro».
LA CULTURA DI IMPRESA SI FA ANCHE A SCUOLA E IN FAMIGLIA
Gianluigi Casati ne è convinto: la crisi ha sicuramente mutato la percezione della figura dell’imprenditore nell’immaginario collettivo. I numeri e il coinvolgimento, edizione dopo edizione, indicano infatti che sta crescendo l’attenzione delle famiglie e delle scuole verso il mondo delle imprese e i loro valori. «Al Pmi Day di due anni fa – conclude Casati – ho chiesto ai ragazzi se tra di loro ci fosse stato qualcuno che avrebbe voluto lavorare nella fonderia che avevano appena visitato. Ebbene, in sette hanno alzato la mano. Una risposta che un tempo sarebbe stata inusuale ma che oggi non lo è più perché una fonderia, a maggior ragione se 4.0, è un luogo sano e piacevole».
PMI DAY E COMPITI A CASA
I ragazzi, dopo aver toccato con mano la realtà manifatturiera della nostra provincia, dovranno fare un compito a casa, descrivendo cos’è per loro l’impresa, tenendo al centro il tema scelto per l’edizione 2017 del Pmi Day, ovvero il problema della contraffazione. Gli elaborati, che possono essere realizzati in qualsiasi forma, compresi il disegno, il tweet e la poesia, dovranno essere spediti alla segreteria dell’Area formazione di Univa (segreteria.formazione@univa.it) entro il 10 dicembre. Il team degli organizzatori provvederà poi a decretare i vincitori che riceveranno un premio.
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