Una nuova sezione dell’Anpi
Sarà dedicata a Nino Contini e Achille Motta, partigiani uccisi alla frazione Boffalora il 7 aprile 1945

Si chiamerà “Anpi Varano Borghi e Lago di Comabbio” e sarà dedicata a Nino Contini e Achille Motta, partigiani uccisi alla frazione Boffalora il 7 aprile 1945.
Tra qualche settimana sarà ufficializzata la nascita di una nuova sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, a Varano Borghi: il fondatore è Giovanni Bloisi, il ciclista della memoria che ha già presentato la richiesta alla presidente provinciale Ester de Tomasi.
«Ho notato un grande interesse per questa idea da parte delle persone che ho contattato, tra l’altro in pochissimo tempo. Tutto ciò ha fatto si che il mio entusiasmo sia molto alto – spiega Giovanni Bloisi – . Le tessere fatte sono più di 30 e sono rappresentati tutti i comuni rivieraschi del lago, il tutto in breve tempo per motivi di scadenza dei termini stabiliti da ANPI nazionale .
È mia intenzione di onorare in maniera decisa e significativa i due partigiani morti, ormai quasi dimenticati, fatto che trovo deplorevole. Obiettivo di tutti noi è tenere viva la memoria e continuare a farlo in tanti modi diversi».
Bloisi non vuole dimenticare neppure un’altra figura importante attiva nella resistenza di quest’area della provincia: Don Alfonso Zona, parroco di VaranoBorghi che aiutò diversi partigiani e che venne picchiato dalla milizia fascista.
Di seguito le note storiografiche riferite ai due partigiani uccisi dai fascisti.
da Franco Giannantoni, “Comandante Remo arrendetevi!”, Arterigere EzzeZeta, 2004, Varese pag. 94, Nota
Achille Motta, 25 anni, meccanico, di Malnate, venne gravemente ferito con il compagno Emilio Contini, 27 anni, il 17 marzo 1945 in uno scontro a fuoco a Cadrezzate con un nucleo della brigata nera di Arezzo, sfollata a Besozzo. Ricoverati all’Ospedale di Cittiglio e poi, per ordine del Capo della Provincia di Varese Enzo Savorgnan, all’Ospedale Militare di via Rainoldi di Varese e all’infermeria del Comando della XVI
brigata nera “Dante Gervasini”, furono da qui prelevati. Trasferiti in una caserma della brigata nera fra Sesto Calende e Vergiate, furono caricati dal tenente Umberto Abbatecola della “Compagnia Arezzo” su un motofurgone che fu fatto oggetto di un “falso” attacco partigiano nell’attraversamento di Ternate 1. In realtà l’azione studiata era stata opera dei brigatisti toscani. Motta e Contini, raggiunti da una pioggia di proiettili, morirono sul colpo.
da Claudio Macchi, “Antifascismo e Resistenza in Provincia di Varese” Tomo II, Macchione Editore, Varese, 2017.
121 a Brigata Garibaldi Walter Marcobi S.A.P. Costituita nel Settembre 1943
Comandante Macchi Claudio “Claudio” – Commissario di Guerra Cattabiani Renato “Renato”
Zona di operazione Varese e dintormi, Sesto Calende, Luino, Tradate, Venegono Inferiore, Venegono Superiore, Travedona. Taino, Gavirate.
Tra i Partigiani combattenti sono indicati
pag. 24
Contini Emilio “Stalin” Leggiuno Sangiano (Varese), 1921; Monvalle (Varese): 11 mesi e 7 giorni, in parte nella 3 a Divisione Garibaldi Gaspare Pajetta – 118 a Brigata Remo Servadei. Fermato l’gennaio 1945 da agenti dell’UPI; destinato al lavoro obbligatorio; si rende latitante. Ferito in combattimento con militi della brigata nera il 17 marzo 1945 a Cadrezzate (Varese); arrestato e ricoverato in stato di piantonamento all’Ospedale di Cittiglio (Varese); prelevato da elementi della brigata nera camuffati da soldati tedeschi, torturato e ucciso il 7 aprile 1945 a Varano Borghi (Varese)pag. 32
Motta Achille “Gim” Malnate (Varese), 9 settembre 1920; Malnate; 3 mesi e 3 giorni, oltre a 4 mesi e 14 giorni nella 3 a Divisione Garibaldi Gaspare Pajetta – 118 a Brigata Remo Servadei. Fermato l’gennaio 1945
da agenti dell’Upi-Gnr; destinato al lavoro obbligatorio. Arrestato il 28 febbraio 1945; detenuto a Varese-Miogni; consegnato il 4 marzo 1945 al SD tedesco di Varese; riassegnato al lavoro obbligatorio: Ferito in conflitto a fuoco con elementi della brigata nera il 17 marzo 1945 a Cadrezzate (Varese); arrestato e ricoverato in stato di piantonamento all’Ospedale di Cittiglio (Varese); prelevato da elementi della brigata nera camuffati da soldati tedeschi, torturato e ucciso il 7 aprile 1945 a Varano Borghi (Varese)
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