Nasce Spazio blu autismo Varese: la risposta per chi cerca una rete

Affollatissima presentazione del nuovo servizio che apre nell'ex Cottolengo di via Campigli grazie alla Fondazione Sacra Famiglia e all'associazione dei genitori

spazio blu autismo : serata di presentazione

La sala pur capiente di Villa Recalcati non era sufficiente. «Non ci aspettavamo così tanta gente. È il segnale che c’è un enorme bisogno di avere risposte» Cristina Finazzi, presidente di Spazio Blu Autismo Varese non credeva di incontrare così tanta gente alla presentazione del nuovo servizio innovativo che verrà proposto in via Campigli a Varese insieme alla Fondazione Sacra Famiglia onlus per i disturbi dello spettro autistico.

« La verità è che a noi genitori, dopo la consegna della diagnosi, non rimane che vagare in cerca di risposte. L’autismo non ha terapie, non si guarisce. La prospettiva è quella di liste d’attesa infinite per approcci che non risolvono nulla. Si convive tutta la vita quindi occorre iniziare a parlare di riabilitazione, di percorsi di integrazione. Alta o bassa intensità ma sempre lunghi, costanti nel tempo».

Come genitore in cerca di soluzioni, Cristina Finazzi ha iniziato a cercare risposte da sola. Ha conosciuto compagni di viaggio e poi professionisti, servizi, corsi di formazione. Ha approfondito e ha scremato. Finché non c’è stato l’incontro: « Con Lucio Moderato e Cristina Panisi della Fondazione la Sacra Famiglia. Noi, come loro, abbiamo capito che la risposta va favorita ascoltando il mondo di chi è autistico, proponendo soluzioni che vadano nel senso della loro aspettativa. Da qui è nato il servizio che verrà offerto negli spazi di via Campigli dell’ex Cottolengo, nella struttura inaugurata due anni fa e che va ancora parzialmente riadattata».

Blu Lab propone percorsi riabilitativi ad alta, media e bassa intensità, con il coinvolgimento della famiglia, della scuola e del territorio. Vede operare medici specialisti che offrono costantemente lo sguardo scientifico necessario. Dopo due anni di progettazione e impegno, ora lo spazio apre le sue porte: « Da un mese è partito in via sperimentale con 7 bimbi – spiega la presidente – L’arrivo prevede sempre la valutazione funzionale e cognitiva del bambino per capire le isole mancanti e quelle emergenti.  Poi interviene il pediatra  per poi passare alla valutazione multidimensionale. Terminata la fase di indagine, c’è il confronto con la famiglia e la definizione del patto educativo in cui viene suggerito il tipo di modulo per la riabilitazione con il coinvolgimento della famiglia e della scuola».

Il servizio di Blu Lab, infatti, non si limita al rapporto diretto ma si allarga al contesto : « Prima alla famiglia stretta, poi quella allargata a tutti i parenti. Quindi si arriva alla scuola, inizialmente con l’insegnante di riferimento e poi con tutto il collegio docenti e infine con i compagni di classe».

L’obiettivo è di costruire un ambiente favorevole in cui il bambino cresca in armonia con la sua personalità. L’aiuto a quanti interagiscono viene pensato in termini di formazione ma anche di sostegno psicologico.

Negli anni ’70 le statistiche in merito all’autismo parlavano di un caso ogni 70.000. Oggi è di uno su 68: « C’è tanta richiesta perché non ci sono reti ma opportunità slegate. Noi lavoriamo per creare collegamenti e collaborazioni così da accogliere chi si sente solo, nelle mani di nessuno. Al nostro fianco abbiamo trovato  Franco Antonello presidente della Fondazione i bambini delle Fate ma anche altri imprenditori e sostenitori che condividono il nostro progetto. Noi siamo aperti e vogliamo allargarci, con la speranza che il Servizio sanitario ci sostenga e condivida il servizio perché con le nostre sole forze non possiamo allargare a tutti».

Per informazioni è primo accesso 331 9329191
www.sacrafamiglia.org
www.spaziobluonlus.it

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.

Pubblicato il 11 Dicembre 2017
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