In discussione il 30 gennaio la mozione che vieta le sale pubbliche ai raduni fascisti
Chiede alla Giunta di non concedere permessi di utilizzo di sale pubbliche a chi non riconosce la costituzione o esibisce simboli fascisti o nazisti
![Generico 2018](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2018/01/generico-2018-653859.610x431.jpg)
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato relativo alla mozione presentata da Francesca Ciappina, consigliere comunale PD di Varese, in Consiglio comunale il 21 dicembre 2017, sottoscritta da tutti i consiglieri di maggioranza, che verrà discussa nel prossimo Consiglio comunale del 30 gennaio 2018.
Nell’approssimarsi del giorno della memoria e in seguito ad una recrudescenza di episodi deprecabili, riconducibili a gruppi neofascisti e neonazisti, quali le minacce di morte al sindaco di Pesaro, reo di aver negato la disponibilità di una sala pubblica ad un’associazione culturale collegata al partito di estrema destra che si ispira ad Ezra Pound, gli attacchi alle redazione di Repubblica e l’ Espresso, il blitz di alcuni naziskin presso l’ associazione Como senza frontiere durante una riunione operativa e, da ultimo, le minacce alla sindaca di Empoli, città medaglia d’ oro per la Resistenza, quale forza di maggioranza al governo della città riteniamo opportuno tornare a richiamare i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione italiana e a ribadire la ferma condanna di tutte le iniziative che provengano da associazioni ed organizzazioni politiche e sociali o da singoli che diffondono idee e comportamenti ispirati a sentimenti antidemocratici, all’ odio razziale, all’omofobia, all’ antisemitismo, al fascismo e al nazismo.
Messaggio che si è voluto tradurre in concreto con la proposta da parte del PD di una mozione, sottoscritta da tutti i consiglieri di maggioranza, in occasione del Consiglio Comunale tenutosi il 21.12.2017 con cui si è chiesto che Giunta e Sindaco forniscano indicazioni ai competenti uffici affinchè non vengano concessi permessi di utilizzo di sale e/o suolo pubblico ad associazioni, organizzazioni politiche e sociali che rifiutino di sottoscrivere l’ impegno a riconoscere i valori propugnati dalla Costituzione italiana e affinchè vengano revocate le autorizzazioni qualora i concessionari ne fruiscano per la propaganda di contenuti, immagini e simboli riconducibili al partito fascista o al partito nazionalsocialista tedesco.
Con l’auspicio che tale iniziativa, adottata da molte altre città di colori diversi, e i provvedimenti che ne seguiranno, possano sedare il clima di odio e rancore verso la politica, sovente incoraggiato dalla nuova destra fascista e dal populismo xenofobo.
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Egregia sigra Ciappina tutto condivisibile quello che dice a proposito del rispetto della Costituzione Italiana nata dalla lotta contro il Nazifascimo , e quindi se applicata gia’ ci sono gli estremi per far cessare queste manifestazioni Quello che non tollero nel suo discorso e’ imputare loro il distacco e rancore odio verso la politica che e’ un sentimento sempre piu’ presente nei giovani e non solo ma dettato dai comportamenti dei governanti
in particolare del renzismo di cui lei non e’ estranea