Il dipinto del Morazzone diventa un grande murales
Andrea Ravo Mattoni, il writers varesino famoso in tutta Italia e non solo, ha realizzato con le bombolette spray il "Quadro delle tre mani" su una grande parete nel centro del paese
Concluso il nuovo murales di Andrea Ravo Mattoni. Il writers varesino, famoso in tutta Europa e non solo (ha appena concluso un lavoro per il Louvre), nella giornata di giovedì ha finito il grande disegno sulla parete esterna del Centro Anziani, vicino a Palazzo Comunale.
«Sono tornato dopo diversi mesi a lavorare in provincia di Varese, proseguendo il mio progetto “Recupero del classicismo nel contemporaneo, il progetto iniziato nell’aprile del 2016, e ha lo scopo di creare una pinacoteca a cielo aperto di arte classica, ogni opera che realizzo ha una forte correlazione con il territorio, come il lavoro in Sardegna con Il Maestro di Ozieri, il muro a Varallo Sesia con Tanzio da Varallo», spiega Andrea Ravo Mattoni.
I lavori a Leggiuno sono iniziati ad inizio settimana e il disegno è stato realizzato interamente a spray su muro, in accordo con il comune e con finanziamenti, per intero, da sponsor privati.
Da ieri dunque, il piccolo comune del Lago Maggiore ha un nuovo bellissimo disegno visibile nella via princiale, «ho realizzato una porzione del famoso “Martirio di santa Rufina e Seconda” meglio noto come il “Quadro delle tre mani” dipinto da Giulio Cesare Procaccini, Pier Francesco Mazzuchelli detto Il Morazzone e Giovanni Battista Crespi detto Il Cerano fra il 1622 e il 1625, il quadro è conservato alla Pinacoteca di Belle arti di Brera, il mio interesse in particolare è ricaduto Pier Francesco Mazzuchelli detto Il Morazzone nato nel Varesotto in particolare a Morazzone frazione di Varese nel 1573, uno dei piu importanti ed eccellenti pittori della storia dell’arte del nostro territorio».
Durante la realizzazione Andrea Ravo Mattoni ho tenuto anche due lezioni con le scuole elementari e medie di Leggiuno, di fronte all’opera, alla base del progetto è fondamentale anche l’aspetto didattico, e lavorare con le future generazioni è la sensazione piu bella e importante dell’intera operazione.
«Il mio obbiettivo – concluse Ravo – è quello di portare sulla strada grandi opere d’arte creando un ponte con le grandi istituzioni museali dove sono conservati gli originali, intercettando un pubblico molto più amplio in maniera estremamente democratica, è un atto di riculturalizzazione dal basso, la dove molte persone non hanno avuto la fortuna di studiare e non si sentono all’altezza o si reputano incapaci di comprendere, o semplicemente ignorano ciò che il loro territorio ha donato alla storia dell’arte, ecco che il mio lavoro, il mio progetto semina dei piccoli messaggi di speranza, da un piccolo segnale, sfrutta il luogo pubblico e facciate cieche senza un reale scopo, cambiandone completamente l’aspetto, e il luogo dove sono collocater, e forse anche nel piccolo le persone che abitano, vivono e circondano questi luoghi, è un’operazione sociale. Mi reputo un direttore d’orchestra che presenta Mozart o Bach, e nella medesima maniera presento Caravaggio o Scipione Pulzone, l’opera d’arte in se si compone di tutti i muri che ho realizzato, è un atto performativo prolungato nel tempo».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Alessandra Toni su Fino al 10 febbraio in 145 farmacie della provincia di Varese è possibile donare un farmaco a chi è in difficoltà
Doride Sandri su Fino al 10 febbraio in 145 farmacie della provincia di Varese è possibile donare un farmaco a chi è in difficoltà
Melchio su Dal confine con Gallarate al centro. Ecco i due grandi cantieri pronti a partire a Busto Arsizio
Coll9e su Settimana della Sicurezza al Falcone di Gallarate: fuori presidi e polemiche "contro la militarizzazione"
lenny54 su Grazie al reparto di Neurochirurgia dell’ospedale di Circolo di Varese
Viacolvento su “Sanità: perché siamo finiti in questo baratro?“
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.