Openjobmetis grande con le grandi: stesa anche Avellino
Varese parte a razzo, viene raggiunta ma nel finale piazza i canestri vincenti (82-75). Superlativo Okoye (26 punti), salvezza in cassaforte
Il ritorno a Masnago dopo oltre un mese è dolcissimo per la Openjobmetis che si prende il lusso di stoppare un’altra pretendente al titolo – Avellino – dopo aver sculacciato Venezia, Milano e Brescia in questo terzo quarto di campionato. Al PalA2a Varese dà l’idea di essere una torre dalle basi solidissime, capace di resistere alle testate di una Sidigas in versione “ariete” nel tentativo di abbattere la squadra di Caja. Che invece ha reagito alla grande all’unico sorpasso irpino (67-69 al 34′) e ha ripreso il comando della gara fino allo striscione di arrivo tagliato sul +7, 82-75.
I biancorossi sono stati trascinati in attacco, ancora una volta, da Stan Okoye, 26 punti con percentuali irreali (75% dal campo): il nigeriano è stato l’autore dello sprint iniziale, quello che Sacripanti indicherà come decisivo per l’economia del match, ma pure di una tripla miracolosa nel finale che ha tolto parecchie castagne dal fuoco. Sbagliato però pensare che la gara sia stata uno show personale del numero 11 di casa: buone notizie arrivano ancora da Avramovic, anche in difesa, e da Vene che conferma le sue qualità di giocatore totale (5 assist).
E poi ha ragione Caja a dire che tutti hanno fatto qualcosa di buono per strappare due punti: Cain e Delas hanno retto l’urto del moloch Fesenko, e il croato nell’ultimo periodo ha anche prodotto almeno tre giocate pesantissime. Tambone e Ferrero hanno dato fiato ai titolari mentre Wells e Larson, purtroppo, sono le uniche note non del tutto positive anche se qui e là hanno comunque scoccato frecce importanti per ferire i Lupi. Il tutto in una Masnago “tutta in piedi” nonostante una protesta – incomprensibile ai più – da parte degli ultras, a lungo fuori dal palazzetto e rientrati brevemente solo per contestare Claudio Coldebella. Peccato per loro: fossero rimasti in curva si sarebbero potuti godere una Openjobmetis da spellarsi le mani.
COLPO D’OCCHIO
Pubblico numeroso a Masnago, con tanto di grandi del passato in diversi sport: c’è Ivan Basso in una pausa breve della sua attività di dirigente ciclistico, c’è come sempre Aldo Ossola che stavolta ha un motivo in più per vivere il suo tempio. Nell’intervallo Von Karajan, fresco di compleanno, è stato premiato come socio onorario de “Il basket siamo noi”.
A pochi minuti dal via si registra l’uscita di scena degli Arditi che tolgono gli striscioni e se ne vanno. Ricompariranno per un paio di minuti solo per contestare Coldebella.
PALLA A DUE
Siim-Sander Vene è il “quattro” titolare, visto che Ferrero non è certamente ancora al meglio. Caja non cambia il resto del quintetto e si tiene Avramovic come sesto uomo. Sul fronte opposto Sacripanti non ha N’Diaye – protagonista all’andata – ma da una settimana può schierare Lawal anche se il pivot titolare resta Fesenko. Regia ad Ariel Filloy con D’Ercole tra i primi cinque.
Avramovic, tra i migliori (foto S. Raso)LA PARTITA
Due triple biancoverdi danno ai Lupi l’unico vantaggio della partita (a parte quello del 34′). Poi si accende Okoye, immediatamente in doppia cifra e bomber designato di Varese, che allarga presto il vantaggio difendendo duro: 26-14 al 10′.
Con Larson in difficoltà, Caja si affida a Tambone che risponde “presente”. La OJM non dà riferimenti in attacco e segna con otto diversi giocatori nel periodo. Solo i canestri di Rich e un metro arbitrale molto permissivo a favore della difesa ospite permettono alla Sidigas di risalire dal -15 e chiudere sul 44-33 alla pausa lunga.
Alla ripresa Avellino prova subito ad accorciare il divario ma Varese regge, tracciando a lungo sul +8 la propria “linea del Piave” grazie ai punti di Vene e Okoye. Dall’altra parte però decolla Dez Wells che riporta la Sidigas sotto, 65-57 alla mezz’ora.
IL FINALE
E l’accenno di rimonta irpina si completa nella prima metà dell’ultimo quarto, quando ancora Dez Wells e soprattutto Rich bucano la difesa di Caja (dove Cain ha quattro falli) fino a impattare e sorpassare. Ma è un attimo: Larson si risolleva con una tripla in faccia a Leunen, Okoye ne infila una pazzesca, ricadendo dopo un mezzo contatto e la OJM è di nuovo in vantaggio. Avellino forse non si aspettava una scossa del genere e sull’errore dall’angolo (raro) di Rich mostra tutte le proprie preoccupazioni. Poi Delas è protagonista in difesa mentre Avramovic completa l’opera dalla lunetta dopo uno 0/2 di Larson che aveva fatto correre i brividi nella schiena. Ma questa Varese non poteva fermarsi sul più bello e si è preso il premio completo.
OPENJOBMETIS VARESE – SIDIGAS AVELLINO 82-75
(26-14, 44-33; 65-57)VARESE: Larson 9 (3-7, 1-3), Wells 8 (3-5, 0-1), Okoye 26 (3-4, 6-8), Vene 12 (3-6, 2-3), Cain 2 (1-1); Avramovic 13 (3-6, 0-6), Tambone 6 (0-2, 2-4), Delas 3 (1-3), Ferrero 3 (1-2 da 3). Ne: Bergamaschi, Natali, Ivanaj. All. Caja.
AVELLINO: Filloy 8 (1-2, 2-9), D’Ercole 3 (1-1 da 3), Rich 22 (6-12, 3-6), Leunen 9 (3-3, 1-2), Fesenko 4 (1-3); Zerini (0-1 da 3), D. Wells 15 (3-7, 2-2), Fitipaldo 9 (0-1, 3-3), Lawal, Scrubb 5 (1-3, 1-1). Ne: Fucci, Parlato. All. Sacripanti.
ARBITRI: Filippini, Attard, Di Francesco.
NOTE. Da 2: V 17-34, A 15-31. Da 3: V 12-27, A 13-25. TL: V 12-16, A 6-12. Rimbalzi: V 36 (12 off., Okoye, Cain 8), A 29 (Scrubb 8). Assist: V 19 (Vene 5), A 15 (Leunen 7). Perse: V 12 (Vene 3), A 15 (Rich 5). Recuperate: V 9 (Avramovic 4), A 6 (Filloy, Rich 2). Usc. 5 falli: nessuno. Spett.: 4.417. Incasso: 60.709.
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