I profughi se ne vanno, Landoni: “Subito lo Sprar, basta centri prefettizi”
Negli ultimi giorni il malcontento di ospiti e cittadini era aumentato. Il sindaco rilancia: "Mai avuto problemi sociali con loro. Anzi ci abbiamo guadagnato"
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Oggi (mercoledì) si è conclusa l’esperienza del CAS in via Colombo a Gorla Minore. Il quarto centro gestito da Kb srl, la società di Roberto Garavello, è stato svuotato e i richiedenti asilo spostati in altre strutture, in provincia di Milano. Il sindaco Vittorio Landoni ha commentato l’esperienza rispondendo ad alcune delle critiche che sono state mosse dall’opposizione: «Questa esperienza non ha avuto alcuna ricaduta nè per le casse Comunali nè dal punto di vista sociale nè di ordine pubblico, anzi devo dire che per gli ultimi due anni il Comune ha introitato circa 80.000€».
Landoni risponde anche alle critiche che sono piovute negli ultimi giorni in cui i migranti si sono sentiti, anche giustamente, abbandonati a loro stessi. Tra questi il consigliere Belloni avrebbe scambiato un gruppo di migranti che si dirigevano in comune per chiedere attenzione, per una manifestazione non autorizzata: «Credo che il sig. Belloni abbia poi preso un abbaglio scambiando una pacifica richiesta per una “manifestazione di protesta”. Per i rapporti costruiti in questi anni, anche grazie ai volontari, i ragazzi del centro si sono presentati educatamente chiedendo lumi sul loro futuro e naturalmente per sottolineare le loro difficoltà ambientali e relazionali con chi li gestiva. Personalmente li ho accolti e li ho ascolati come faccio da sempre con tutti senza alcuna distinzione di razza religione o pelle sapendo di non poter dare risposte e certezze che sono sempre state di competenza della Prefettura».
Landoni ci tiene a sottolineare che «tutto è sempre stato “gestito” niente è mai stato “ingestibile”. Ora non ci sono più. Non si può però eludere il problema nazionale della presenza dei migranti e quando si è Amministratori bisogna affrontare la situazione con ponderazione e equilibrio».
Proprio per questo si rende necessario lo Sprar, una via che Landoni vuole ancora seguire per evitare altri centri stile Kb in futuro: «Lo Sprar, se poi gestito con altri comuni, è una risposta che da una parte aiuta ad affrontare il problema a livello nazionale dall’altra offre una oppotunità di gestione più controllata delle risorse non solo mette al riparo il Comune sull’eventuale dislocazione nel propio territorio di CAS Prefettizzi. Per altro vorrei ribadire quale è stata la linea di questa amministrazione aperta alle persone migranti rigida nella richiesta del
rispetto delle regole per il gestore».
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