Da Vedano a Corfù: studenti e insegnanti in missione per l’ambiente
Una rappresentanza della scuola media Silvio Pellico è volata nell’isola greca per incontrare i propri partners europei nell’ambito del progetto “Erasmus + Green Schools 2.0 for a sustainable future”
Una rappresentanza di alunni e di insegnanti della scuola media Silvio Pellico è volata nell’isola greca di Corfù per incontrare i propri partners europei nell’ambito del progetto “Erasmus + Green Schools 2.0 for a sustainable future”, promosso e condiviso all’interno di un partenariato europeo che vede come capofila l’Istituto comprensivo Silvio Pellico di Vedano Olona insieme a scuole di Grecia, Macedonia, Polonia, Portogallo e Romania.
Lo scopo dell’iniziativa è promuovere nei ragazzi l’acquisizione e lo sviluppo di competenze attraverso pratiche innovative ed approcci collaborativi, focalizzandosi sull’educazione ambientale e sullo sviluppo sostenibile, connessi al bisogno sempre più urgente di preservare l’ambiente.
Il progetto era nato come condivisione di buone pratiche sulla piattaforma e-Twinning tra scuole europee con la certificazione “Green school”. Lavorando in una prospettiva di cittadinanza attiva, gli alunni avevano iniziato a conoscere i loro partners, scambiandosi i materiali prodotti in forma digitale. Poi il “salto” verso l’Europa: una commissione di docenti, dopo diversi incontri formativi sul tema, ha steso il progetto, sottoponendolo alla valutazione dell’Agenzia nazionale che l’ha valutato molto positivamente grazie ad un impegnativo lavoro di squadra, di programmazione e di azione, condotto durante lo scorso anno scolastico dai docenti e dagli alunni della scuola.
Diverse le azioni portate avanti dalla Silvio Pellico come Green School a tutela dell’ambiente: raccolta differenziata, risparmio energetico, monitoraggio della quantità di rifiuti prodotti attraverso pesate settimanali, riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera, acquisto di borracce per tutti gli alunni ed il personale dell’istituto per ridurre il consumo di plastica, incentivazione della mobilità sostenibile attraverso il car sharing e il servizio “pedibus”.
Fittissima l’agenda degli impegni, che fino al 2019 vedranno le sei scuole lavorare a stretto contatto, non solo dalle proprie postazioni digitali, ma anche con vere e proprie mobilità transnazionali, che porteranno docenti e alunni nei Paesi partner del progetto, dove di volta in volta verranno approfondite diverse tematiche ambientali: l’inquinamento, la protezione ed il risparmio idrico, l’inquinamento dell’aria e le misure per una mobilità sostenibile, il risparmio energetico, la gestione dei rifiuti e la raccolta differenziata, la progettazione ecologica dell’orto didattico, cibo sano e compostaggio.
«Il primo meeting transnazionale di apertura ufficiale del progetto si è tenuto a Vedano Olona nell’ottobre 2017 – spiega la professoressa Simonetta Ventura, responsabile del progetto – Come istituto capofila abbiamo ospitato i docenti partners di ogni scuola, per creare una squadra e avviare il team a livello europeo, assegnando ruoli e compiti e calendarizzando le attività da svolgere nel corso dell’anno».
Dal 25 febbraio al 3 marzo si è realizzata la prima mobilità di docenti e studenti a Corfù, con attività incentrate sulla protezione dell’ambiente marino e sul risparmio idrico. Gli alunni provenienti dalle diverse scuole europee hanno svolto attività promosse dal Centro Ambientale di Corfù, nelle aree protette di Korission e Lefkimmi, hanno assistito alla simulazione di un intervento della marina in caso di inquinamento da idrocarburi sulla costa e si sono impegnati nella pulizia della spiaggia di Gouvia dai rifiuti.
Così, grazie ai viaggi internazionali che permettono l’esperienza diretta e l’osservazione delle pratiche ambientali promosse in ogni Paese, il confronto tra condizioni, ambienti e contesti differenti, i ragazzi hanno l’opportunità di acquisire e riprodurre nuove prassi ed idee, efficaci e di successo, relative ad uno stile di vita sano ed eco-sostenibile, da importare e riprodurre nel proprio Paese, creando innovazione attraverso spirito di iniziativa e idee imprenditoriali.
«Ci aspettiamo che il progetto abbia un impatto significativo non solo sulle scuole partner, sulle famiglie e sugli studenti, ma anche a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, coinvolgendo le comunità locali, le istituzioni, le associazioni, le aziende, i politici, le reti di scuole e così via – spiega la dirigente dell’Istituto comprensivo Paola Tadiello – Questo progetto potrebbe essere uno strumento per cambiare comportamenti e modelli attraverso scelte responsabili e condivise, orientate ad uno sviluppo sostenibile e ad un’economia circolare, entrambi obiettivi strategici delle politiche nazionali ed europee, e aperte ad una prospettiva globale. Grazie a questo progetto i nostri alunni saranno protagonisti nel promuovere azioni e attività relative alla conservazione del nostro prezioso patrimonio ambientale, iniziando a comportarsi da cittadini attivi».
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