La sanità pubblica al collasso: l’allarme di medici e cittadini

I diversi comitati sorti in difesa degli ospedali si sono riuniti per pianificare azioni unitarie. Dalle due aziende ospedaliere l'appello di 72 primari "Dateci i medici"

sciopero medici

Monta la rabbia nelle corsie degli ospedali. Dopo i comitati dei cittadini e i pazienti uniti in associazione, è la volta dei primari a lanciare un grido d’allarme sull’impoverimento della sanità pubblica.

A Varese, nella sede del CVV di via Maspero, ieri sera diverse associazioni e comitati si sono ritrovati, su invito del Comitato “Noi per l’Ospedale”. All’ordine del giorno le difficoltà crescenti che si registrano nei reparti degli ospedali territoriali: « Ieri si sono riuniti i Comitati Provinciali in difesa dei propri Ospedali – spiega Giorgio Arca presidente del Comitato di Varese – Per una discontinuità di gestione degli stessi. Per investimenti mirati ai bisogni dei cittadini. Per una sanità basata sul merito e non sull’appartenenza e favoritismi. Insieme faremo sentire una voce più forte in difesa dei diritti dei cittadini come dettato dall’articolo 32 della Costituzione Italiana. Da parte del Comitato Noi Per L’Ospedale che è stato l’organizzatore diciamo grazie a tutti i comitati per aver aderito al progetto. Non appena avremo definito le iniziative le renderemo pubbliche affinchè tutti possano partecipare».

Lunedì mattina sarà la volta della mamme di Angera chiedere attenzione e sostegno per far finire quello che definiscono «il peggior periodo vissuto dall’Ondoli».

Ma la protesta si è allargata: tra i primari delle due aziende ospedaliere del territorio Asst Sette Laghi e Asst Valle Olona è girata una lettera appello per chiedere l’assunzione di nuovi medici.
La situazione per molte specialità è davvero difficile: a partire dai diversi pronto soccorso sino alle principali unità legate alla medicina internista e alla pediatria.
La risposta dei manager della sanità scelti dalla Regione è sempre più o meno la stessa: « Abbiamo pubblicato il bando per assumere ma non si è presentato nessuno».

Così tra mancanza di figure specialistiche, contratti a tempo o libero professionali e politiche di risparmio decise a Roma e a Milano, la sanità pubblica si impoverisce a fronte di continui scandali che emergono e mettono a nudo la fragilità del sistema dei controlli.

Tra le firme all’appello mancano quelle di parte della componente universitaria dell’asst Sette Laghi prudente soprattutto per la richiesta che riguarda il potenziamento dei reparti prescindendo dai requisiti di specialità, una richiesta che rimane al limite delle norme che regolano l’assunzione per concorso:.

LA LETTERA DEI 72 PRIMARI

«Siamo responsabili di Dipartimento e di Unità Operativa delle Aziende Socio-Sanitarie Territoriali Valle Olona e Sette Laghi, ci rivolgiamo con questo appello alla politica regionale e nazionale per lanciare un grido di allarme riguardante la crescente difficoltà che le nostre aziende stanno incontrando nel reclutamento di nuovi medici per i nostri reparti ed anche per proporre alcune soluzioni, che potrebbero se non risolvere per lo meno attenuare il problema.

Si tratta di un problema grave, che riguarda il sistema sanitario nel suo insieme e che le Direzioni Generali delle nostre ASST si stanno impegnando a fondo per affrontare, ma che non può essere risolto senza decisioni che attengono anche al livello politico.

Occorre premettere che importanti difficoltà sono dovute alla riduzione del finanziamento alla Sanità Pubblica; non si vede infatti come nel 2020 il costo del personale possa essere lo stesso del 2004 con una riduzione del 1.5%, come stabilito dalla legge, senza una pesante ripercussione sui servizi erogati. Tagli lineari non sono ulteriormente sostenibili.

La carenza di nuovi medici, tuttavia, è dovuta anche al fatto che nell’ultimo decennio i posti messi a disposizione nelle facoltà di medicina ed in particolare nelle scuole di specializzazione non sono stati programmati in base al fabbisogno del nostro sistema sanitario.

Dobbiamo poi considerare che in Italia, a differenza di altre nazioni europee, non basta l’abilitazione alla professione per poter prestare servizio in un ospedale pubblico, ma che la legislazione nazionale prevede che per un dato reparto possano essere assunti solo medici che sono in possesso della relativa specializzazione oppure di una specializzazione equipollente o affine.

Sta succedendo quindi che parecchi posti restino scoperti per mancanza di medici in possesso di tali requisiti: il problema è particolarmente acuto per i Pronto Soccorso e per i reparti di Pediatria.

Inoltre, mentre in altre nazioni europee, come per esempio la Svizzera e la Germania, gli ospedali pubblici assumono i medici con chiamata diretta, in Italia la legislazione prevede che ciò debba avvenire solo mediante pubblici concorsi, che risultano dispendiosi in termini di tempo e di impiego di risorse umane.

A livello nazionale proponiamo quindi che:

1) In condizioni di necessità e per alcune branche specialistiche, in assenza di candidati provvisti di diploma di specialità, si possa procedere in via eccezionale all’assunzione di medici non specialisti in deroga alla legge, ai fini di non interrompere il servizio.

2) Si modifichi la norma che impedisce ai Dirigenti Medici che hanno raggiunto i limiti massimi di servizio e di periodo contributivo, e che quindi per legge sono collocati in pensione, di poter continuare a svolgere, se non a titolo gratuito e per un periodo massimo di 12 mesi, funzioni assistenziali nella disciplina nella quale prestavano servizio o in altre discipline, in rapporto ad esigenze specifiche, non altrimenti risolvibili.

Auspichiamo che il nostro appello trovi parlamentari disponibili a farsi carico di tali temi e a proporre le necessarie proposte legislative.

Ci appelliamo anche al nuovo governo regionale ed agli eletti di tutti i partiti in Consiglio Regionale: nel solco di quanto approvato a larga maggioranza dai lombardi in occasione del recente referendum sull’autonomia, sappiano trovare nuove risposte al grave problema della carenza di medici per il nostro servizio sanitario regionale.

A livello regionale proponiamo quindi che:

1. La Regione, di concerto con l’Osservatorio Regionale , determini il numero delle borse di studio per le Scuole di Specialità, integrandole con fondi propri sulla base del calcolo del fabbisogno di medici specialisti.

2. Stante l’attuale normativa sui concorsi pubblici si faccia il possibile a livello regionale per snellire le pratiche necessarie per bandire ed espletare concorsi a tempo determinato.

3. Si proceda alla stabilizzazione dei dipendenti precari , ricomprendendo anche coloro a contratto libero professionale.

4. Si istituisca per i medici che frequentano il corso triennale di formazione in medicina generale un quarto anno opzionale di perfezionamento in medicina d’urgenza, adeguatamente retribuito e con valore curricolare.

5. Si completi una revisione non burocratica della rete ospedaliera anche ai fini di una corretta allocazione delle risorse umane.

Si tratta di decisioni cruciali per la sopravvivenza ed il mantenimento dell’alto livello di qualità degli ospedali pubblici del Servizio Sanitario Regionale.

ASST Valle Olona.

Salvatore Artale, S.C. Oncologia, Gallarate e Busto
Angelo Benevento, S.C. Chirurgia Generale, Gallarate
Paolo Beretta, S.C. Ostetricia e Ginecologia, Busto e Gallarate
Giordano Bernasconi, S.C. Medicina Interna ad indirizzo Gastroenterologico, Busto
Pietro Bernasconi, S.C. Radiologia, Busto
Daniele Berra, S.S.D. Pneumologia, Busto
Guido Bonoldi, S.C. Medicina Interna, Busto
Emanuele Bossi, S.C. Anestesia e Rianimazione, Gallarate
Marco Bregni, S.C. Ematologia, Busto
Carlo Buizza, S.C. Urologia, Busto, Gallarate e Saronno
Ivan Caico, S.C. Cardiologia, Gallarate e Busto
Angelo Carabelli, S.C. Dermatologia, Gallarate, Busto e Saronno
Carlo Maria Castelletti, S.C. Farmacia, Busto
Alessandro Castiglioni, S.C. Nefrologia, Busto e Gallarate
Marco Cazzola, S.C. Riabilitazione e Recupero Funzionale, Busto e Saronno
Carlo Costantini, S.C. Medicina Interna, Gallarate
Emidio Costantini, S.C. Chirurgia Vascolare, Busto
Giampaolo Catozzo, S.C. Laboratorio di analisi, Busto e Gallarate
Simonetta Cherubini, S.C. Pediatria di Busto
Luca Cova, S.S.D. Radiologia Interventistica, Busto
Filippo Crivelli, S.C. Anatomia Patologica, Busto, Gallarate e Saronno
Luca Ferraris, S.C. Gastroenterologia, Gallarate
Ivano Franzetti, S.S.D. Diabetologia ed Endocrinologia, Gallarate e Busto
Paolo Ghiringhelli, S.C. Medicina Interna, Saronno
Giampiero Grampa, S.C. Neurologia, Saronno
Franco Grazioli, S.C. Otorinolaringoiatria, Saronno
Stefano Greco, S.C. Anestesia e Rianimazione, Saronno
Francesco Interdonato, S.C. Chirurgia Generale, Angera
Emilio Lualdi, S.C. Pronto Soccorso, Busto, Gallarate ed Angera
Alberto Mainini, S.C. Chirurgia Generale, Saronno
Alessandro Marchesi, S.C. Otorinolaringoiatria, Busto e Gallarate
Marco Merlo, S.C. Ortopedia, Busto
Renato Alessio Meroni, S.S.D. Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, Saronno
Maria Antonietta Molinari, S.C. Ostetricia e Ginecologia, Saronno
Daniele Nassiacos, S.C. Cardiologia, Saronno
Paola Novati, S.C. Pronto Soccorso, Saronno
Ambrogio Pagani, S.C. Servizio di Immunoematologia e Medicina Tasfusionale, Gallarate e Busto
Valter Reina, S.S.D. Hospice e Cure Palliative, Busto
Ildo Scandroglio, S.C. Chirurgia Generale, Busto
Alberto Schizzarotto, S.C. Medicina Interna e Cardiologia Riabilitativa, Somma e Angera
Paolo Verga, S.S.D. Medicina Nucleare, Gallarate
Claudio Verusio, S.C. Oncologia, Saronno
Mauro Zaffaroni, S.C. Sclerosi Multipla, Gallarate
Davide Zarcone, S.C. Neurologia, Gallarate e Busto

ASST Sette Laghi

Paolo Antognoni, S.C. Radioterapia, Varese
Fabio Baruzzi, S.C. Neuroradiologia, Varese
Andrea Bertolini , S.C. Medicina Generale, Cittiglio
Michele Bertoni, S.C. Recupero e Rieducazione Funzionale, Varese
Leonardo Callegari, S.C. Radiologia Presidio del Verbano, Ospedale Del Ponte, Cuasso al Monte e Senologia
Giuseppe Calveri, S.C. Cardiologia 2 con Proiezione Territoriale, Varese
Carlo Capra, S.C. Anestesia e Rianimazione, Tradate
Rosario Casalone , S.S.D. Laboratorio Analisi, Citogenetica e Genetica Medica, Varese
Saverio Chiaravalle, S.C. Pronto Soccorso, Varese
Eugenio Cocozza, S.C. Chirurgia Generale, Oncologia e Mini-invasiva, Varese
Carmelo Cotronea , S.S.D. Pronto Soccorso, Cittiglio
Emanuela Crespi, S.S.D, Cure Subacute, Varese
Diego De Palma, S.C. Medicina Nucleare, Varese
Cinzia Gambarini, S.C. Pneumologia, Varese
Guido Garzena, Articolazione Aziendale Territoriale 118, Varese
Ennio La Rocca, S.C. Medicina Interna, Tradate
Paola Maroni, S.C. Immunoematologia e Medicina Trasfusionale, Varese
Giulio Minoja, S.C. Anestesia e Rianimazione Neurochirurgica e Generale, Varese
Giulio Napoletano, S.S.D. Anestesia e Rianimazione, Presidio del Verbano
Graziella Pinotti, S.C. Oncologia,
Roberto Puricelli, S.C. Ostetricia e Ginecologia B, Varese
Lilia Reali, S.S.D. Urologia Pediatrica, Varese
Andrea Rizzi, S.C. Chirurgia Generale, Tradate
Giuseppe Rombolà, S.C. Nefrologia e Dialisi, Varese.
Sergio Segato, S.C. Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, Varese
Patriazia Scalia, S.C. Nefrologia, Tradate
Luigi Steidl, S.C. Geriatria, Varese
Carlo Zamarra, S.S.D. Pronto Soccorso, Tradate
Maurizio Zorzan, S.S.D. Pronto Soccorso, Luino.

legenda: S.C. = struttura complessa; S.S.D.= struttura semplice dipartimentale

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Pubblicato il 21 Aprile 2018
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