Uniti e Liberi: “Via la figura del presidente del consiglio comunale, risparmieremo”
La lista civica nata dall'unione tra le forze di opposizione a Rivolta indica i primi punti di programma. E critica i partiti "che si confrontano con i livelli superiori"
Uniti e Liberi, la lista civica che si presenta come alternativa al centrodestra, parte da un primo punto di programma: “tagliare” la figura del presidente del consiglio comunale, «assolutamente inutile» e considerata «uno spreco di 3.500 euro all’anno» (nella foto: una delle affollate sedute dopo l’arresto del sindaco Danilo Rivolta)
«Nel nostro comune c’è fermento in vista del 10 giugno e «già i partiti parlano di volontà di andare a consultarsi con i superiori per stabilire le strategie per Lonate» dicono dalle file della civica Uniti e Liberi, nata dalla fusione tra persone di centrosinistra (senza Pd) e del centrodestra “alternativo” di Simontacchi. «Strategie? Quali? Le ultime che risalgono a 4 anni fa hanno portato alla scelta di Rivolta candidato sindaco per il centrodestra. Il resto i lonatesi purtroppo lo conoscono bene. L’odierna situazione è un comune commissariato con di fatto una devastazione della nostra realtà politica –nella sua più nobile accezione del termine- e non solo».
Ovviamente la lista nata dalle forze d’opposizione chiedono invece un cambiamento rispetto al passato, «una vera svolta, che ponga fine ad anni di immobilismo e scelte che, con il senno di poi, hanno rivelato il loro vero scopo».
E puntano sull’indipendenza da ogni condizionamento dei partiti nazionali: «Uniti e Liberi – spiegano – si propone come alternativa marcatamente territoriale che vive il territorio in prima persona e si mette in gioco proponendosi per il bene comune dei lonatesi. Dunque, non mosse di calcolo politico per accaparrarsi poltrone, ma il frutto di un lavoro serio e concreto per costruire un programma. Una squadra quindi che pian piano si è costruita e che si sta ancora allargando, in cui i giocatori hanno deciso di condividere un progetto comune, si sono rimboccati le maniche lasciandosi alle spalle le drammatiche macerie della precedente amministrazione. Nessuna imposizione dall’alto, ma confronto costruttivo con i lonatesi le cui istanze saranno sempre benvenute e potranno arricchire il nostro programma che sta prendendo forma. Mentre tutti sono impegnati a discutere di poltrone e posizioni strategiche, noi lavoriamo sui contenuti e sul futuro che essi vorrebbero ricostruire».
Legalità («quella vera, non quella sbandierata a parole»), trasparenza, onestà sono i princìpi indicati – o meglio: ribaditi – dalla civica. «Non dovrà esistere neppure il sospetto di un vantaggio personale o familiare». «Sarà nostro compito vigilare attentamente affinchè in nessun ambito possano essere sprecati soldi pubblici e il primo intervento che porremo in atto, se i lonatesi ci accorderanno la loro fiducia, sarà quello di eliminare la figura del Presidente del Consiglio comunale, la cui funzione per un comune come il nostro è assolutamente inutile e ha causato negli scorsi anni uno spreco di 3.500 euro annui che avrebbero potuto essere impiegati per dare servizi ai cittadini». Nei Comuni di piccole dimensioni è il sindaco a presiedere il consiglio comunale: la scelta di Uniti e Liberi è in marcata polemica con il centrodestra, che proprio con l’amministrazione Rivolta aveva introdotto la figura del presidente dell’assemblea civica, individuato poi in Mauro Andreoli.
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