Com’è bello passare una “Estate a Gallarate”

L'invito stralunato nella canzone firmata da Foma Fomic. Gli abbiamo chiesto soprattutto: perché?

gallarate generico

“Dopo un anno di lavoro duro/ perché mai non andare sul sicuro/ ho pensato a Gallarate/ dove passerò l’estate e starò come un pascià”.

Il ritornello ha iniziato a girare in rete da qualche giorno, subito dopo la pubblicazione. E allora abbiamo pensato di capirci qualcosa di più di questa “Estate a Gallarate”, canzone stralunata, un po’ malinconica, un po’ retrò, che gioca con la rima e con l’immagine della provincia.

A firmarla è Foma Fomic, nome d’arte di Giovanni D’Avanzo, che suona in solo e con la band omonima. «La scorsa estate dovevo incontrarmi con mio fratello che abita a Varese, per comodità di trasporti abbiamo scelto Gallarate» spiega Foma Fomic. «Non ci vedevamo da un pezzo, abbiamo cenato in pizzeria e mentre tornavo in treno ho scritto la canzone in venti minuti». Messa in un cassetto,è poi rispuntata con «un video fatto per un contest di Zelig, in cui siamo arrivati in semifinale» (il video è firmato dal videomaker Riccardo Pezzella).

A Gallarate Foma Fomic trova “un laghetto con le ochette”, l’amore con una sciura di Tradate, la piazza assolata e le giostrine dei bambini (che – al vero – piace soprattutto a chi gira pubblicità), un angolo dove prendere il sole. Insomma: quella bella atmosfera d’antan di provincia, che nell’immaginario collettivo è un po’ sempre uguale a se stessa.

Oltre che in stazione e in piazza a Gallarate, alcune scene -non sarà sfuggito ai più attenti – sono state girate a Milano. Per la precisione in zona Porta Genova, fuori e dentro alla “Trattoria Dalla Lina Orsolina“, «che è stata gentilissima a ospitarci». È una di quelle trattorie che sembrano ferme a 50 anni fa, con le sedie in fòrmica, lo specchio dietro al bancone, il pavimento in graniglia. Uno di quei posti che potete trovare in qualche sperduto paesino oppure -paradossalmente – proprio a Milano, sopravvissute tra locali di tendenza e ristoranti fusion e amate da una clientela di nicchia (per la cronaca: la proveremo).

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 22 Maggio 2018
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.