Le reazioni in provincia alla crisi di governo

Serata agitata in provincia, sia in piazza che sul web. I militanti del M5S sono scesi in piazza a Busto Arsizio e a Varese con parole molto dure e pericolose come quelle del grido al colpo di stato. Ad esprimersi anche politici locali.

Questo è il video di quello che è successo a Busto Arsizio dove una mezza dozzina di attivisti penta stellati si sono dati appuntamento in piazza Santa Maria.

A Varese stessa situazione ma in piazza Monte Grappa.

Reazioni di tutt’altro tenore da parte dell’onorevole Maria Chiara Gadda del Partito democratico che parla di truffa gialloverde. «Svelata finalmente la messa in scena di Salvini e di Maio -dice l’esponente PD- Dopo quasi tre mesi di teatro mediatico il colpo di scena. Il governo del cambiamento cade sull’ottantaduenne Savona che ha collezionato finora una quantità di incarichi da fare invidia alla peggiore delle tradizioni della prima Repubblica. Mi chiedo come si fa a dire di stare dalla parte della gente e delle imprese, e bruciare allo stesso tempo miliardi di euro di risparmi degli italiani. Mi chiedo come si fa a dire di voler tutelare la Costituzione e nello stesso accusare di impeachment il Capo dello Stato per mascherare la propria incapacità di dare una risposta al Paese. Ma siamo proprio sicuri che la maggioranza degli italiani aveva votato per un governo giallo verde?».

Questo invece è il commento di Alessandro Alfieri, senatore del PD

 

L’onorevole del M5S Niccolò Invidia è invece arrivato a Varese per unirsi agli altri militanti. «L’uscita dall’euro non era prevista nel contratto e il professor Savona aveva dichiarato proprio oggi che da ministro non avrebbe lavorato all’uscita.
Questo vuol dire che il presidente ha fatto outing, ci ha fatto lo sgambetto in zona cesarini e ha mostrato da che parte sta. Sul piatto della bilancia, la voracità dei mercati prevale sulla scelta del popolo. Nel suo discorso Mattarella ha purtroppo parlato molto di Europa, di mercati, di investitori, di spread e molto poco di volontà popolare. Non potevo credere alle mie orecchie. Se lo spread domani mattina crescerà, non veniteci ad accusare».