Spenti i tutor di Autostrade per l’Italia
Il Tribunale ha respinto la richiesta di sospensiva da parte di Autostrade per l'Italia. Tecnologia da sostituire perchè copiata

E’ ufficiale: tutor spenti su tutte le autostrade d’Italia. La notizia è arrivata nella serata di ieri (martedì) con il no del Tribunale alla richiesta di sospensiva da parte di Autostrade per l’Italia.
Il sistema che aveva messo un freno ai piedi caldi degli automobilisti italiani, grazie al controllo della velocità su lunghi tratti delle nostre autostrade, ora non potrà essere più attivato a causa della decisione dalla Corte d’Appello del Tribunale di Roma che ha dato ragione alla società Craft che ne rivendicava il brevetto.
La tecnologia utilizzata da Autostrade per l’Italia, dunque, sarebbe stata copiata e per questo i tutor vanno spenti e rimossi. La società che gestisce le autostrade annuncia che provvederà alla sostituzione dell’attuale tecnologia con un altro sistema. Nel frattempo la Polstrada potrà fermare gli automobilisti indisciplinati tornando ai vecchi metodi (telelaser, autovelox mobili).
In una nota Autostrade per l’Italia spiega cosa è successo e cosa intende fare.
In relazione alle notizie pubblicate dai media sulla pronuncia della Corte d’Appello di Roma, relativa al rigetto dell’istanza di sospensione degli effetti del dispositivo della precedente sentenza del 10.4.2018, a proposito dell’utilizzo del sistema Sicve-Tutor sulla rete autostradale, Polizia Stradale e Autostrade per l’Italia precisano che a valle dell’avvenuta disattivazione del sistema continueranno, ciascuna per gli obblighi specificamente loro imposti dalla legge, ad avere cura della sicurezza e della incolumità dei cittadini che viaggiano in autostrada.
Secondo la Corte Autostrade per l’Italia non ha alcun obbligo di installare sistemi di rilevazione della velocità ed è per tali motivi che la Corte d’Appello non ha ritenuto Autostrade per l’Italia legittimata ad ottenere la sospensione dell’esecuzione della sentenza del 10 aprile scorso.
La tutela della sicurezza stradale è in capo alle istituzioni preposte. Polizia Stradale ed Autostrade per l’Italia stanno lavorando per l’attivazione in via sperimentale del nuovo sistema SICVe PM, approvato con provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti N. 3338 del 31 maggio 2017
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