Edilizia, medicina e brand di qualità: le priorità del candidato Rocca

Matteo Rocca, direttore del Dipartimento di Economia, spiega il suo programma in vista delle elezioni per il ruolo di Rettore all'Università dell'Insubria

Candidato Matteo Rocco e vicario Barbara Pozzo

Crescere nei numeri, in prestigio ma anche in spazi edificati. Il candidato Rettore dell’Università dell’Insubria Matteo Rocca ha un obiettivo preciso: ridare spinta alla crescita del giovane Ateneo dopo un periodo di stallo.

NUOVI PIANI EDILIZI
Dal suo studio nella palazzina del Dipartimento di Economia in via Monte Generoso a Varese, il professor Rocca guarda fuori: «Proprio qui sotto, dove ora c’è il prato, doveva essere realizzata la biblioteca universitaria. Non so dove siano finiti i progetti originari e non so perché non sia stata realizzata. So per certo che, se saremo eletti, metteremo di nuovo mano al patrimonio edilizio e torneremo a costruire spazi e laboratori che oggi mancano. Ciò vale anche per le biblioteche, che in prospettiva devono essere anche spazi di aggregazione. Siamo un Ateneo in crescita e dobbiamo puntare a completare la nostra presenza nel quartiere di Bizzozero a Varese e a migliorare le sedi di Como. Le ultime opere di nuova progettazione erano state avviate ancora dal professor Dionigi.
Dopo quegli investimenti vi e’ stato un periodi di stasi. Occorre invece ripartire dall’edilizia per raggiungere un livello adeguato di qualità dei servizi sia per i nostri studenti sia per i docenti».

Proprio con l’intenzione di ricominciare a ragionare in termini edilizi, il candidato
ha già incontrato i Sindaci delle due città: «Un confronto iniziale in vista di un eventuale nuovo impegno sull’urbanistica e sulla logistica, necessari  all’ampliamento della cittadella universitaria. Anche su via Ravasi dovremo avviare una riflessione per capire la funzione di quella sede». Tra i punti in agenda, anche il problema del futuro della sede di via Monte Generoso: «Questa palazzina venne realizzata come prefabbricato in via provvisoria. Siamo circa alla metà della sua vita potenziale». Infine, sulla’ “enclave” di Busto Arsizio ai Molini Marzoli occorrerà ragionare approfonditamente.

Per il potenziamento del patrimonio edilizio, non si dovrà fare riferimento solo alle risorse interne, che dovranno essere invece impiegate come leva per attrarre ulteriori finanziamenti.

IL RETTORE E’ UOMO DI AZIONE E RELAZIONI
Matteo Rocca concepisce il ruolo del Rettore come un uomo di azione, di decisioni e di relazioni: «Deve avere contatti stretti con i territori di riferimento, ma anche con tutte le istituzioni con cui ci si deve necessariamente interfacciare. Parlo ad esempio dei Comuni e della Regione, ma anche del Miur, dell’Anvur, delle varie fondazioni di riferimento: i rapporti devono essere continui, per avere notizie in tempo reale sulle opportunità di finanziamento di progetti. Il nostro Ateneo è di dimensioni ridotte e riesce a muoversi in velocità: l’importante è sapere cosa occorra fare».

POTENZIARE I CORSI DI AREA MEDICA
Tra i primi compiti che vorrà affrontare se eletto c’è sicuramente il rilancio dell’Area Medica, oggi percepita come un po’ in affanno: «Questa è un’area dell’Ateneo sotto gli occhi della città, perché offre servizi essenziali alla sua popolazione. Avere una Medicina forte è un segno di qualità per qualsiasi Ateneo. Avere una Scuola di Medicina di prestigio migliora la qualità della realtà accademica e un Ateneo forte rafforza la Medicina. Quindi questa evoluzione dovrà avvenire su più livelli: dobbiamo puntare sui nostri giovani colleghi, farli crescere e valorizzarli perchè diventino innanzitutto volano del nostro brand,
e in parallelo rafforzarci con nuovi reclutamenti di alto valore. La riduzione del numero di colleghi di area medica puo’ pregiudicare tra l’altro la sostenibilità delle scuole di specialita’: è tempo di invertire il trend rafforzandole con professori che superino i parametri ministeriali».
A dicembre il Rettore sarà chiamato ad esprimere parere sul candidato alla direzione generale dell’Asst Sette Laghi: «Sarà un punto di partenza importante per instaurare un fecondo rapporto con l’ospedale che riaffermi la centralità dell’Università e la valorizzazione dei giovani colleghi medici».

La situazione attuale della Medicina di Varese rende prudente il prof. Rocca sulla futura espansione verso Como o Busto Arsizio: « È un’opportunità di crescita che richiede una valutazione attenta, tenendo conto della necessità di non indebolire il polo di Varese».

LA SFIDA CON MILANO
Nessuna sfida a Milano, dunque, e al suo sviluppo di Human Technopole: « Il confronto con Milano sarà piuttosto uno stimolo per individuare bene la nostra missione e la nostra identità. Per questo credo che sia necessario arrivare alla definizione di un piano strategico chiaro, pubblicato sul sito di Ateneo, dove chiuNque potrà leggere la strategia che ci proponiamo. Siamo nati al servizio di due territori e così continueremo a comportarci pur nell’ottica di una vocazione internazionale. Non dobbiamo entrare in competizione con i grandi Atenei, ma offrire opportunità di crescita a chi guarderà a noi come Università di eccellenza. Vogliamo diventare un punto di riferimento che attira talenti e indica nuovi percorsi».

«Sotto il profilo dell’espansione del nostro Ateneo nel settore dei
beni culturali, va ricordato che l’area varesina ha ben 4 siti Unesco e Como puo’ contare su una rete di 46 musei. L’Università dell’Insubria sarà il partner con cui sviluppare politiche culturali sostenibili».

IL MODELLO TRENTO
Matteo Rocca ha in testa una precisa idea di università: il modello Trento. «L’esperienza accademica trentina è riuscita a sviluppare una struttura di elevata qualità con un servizio preciso e personalizzato all’utente. La nostra Università ci permette di essere flessibili, garantendo un dialogo continuo su tematiche comuni. Mettiamo insieme competenze per
creare offerte formative mirate e originali. E’ stato il Dipartimento da me diretto, anni fa, ad avviare il primo Corso di Laurea internazionale dell’Ateneo. È una scelta che riuscii a consolidare nonostante qualche critica e che oggi ha dato prova di essere vincente. È necessario continuare ad aprire nuove strade di crescita, prestigiose e riconosciute sia a livello locale che a livello internazionale».

I RAPPORTI CON IL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO
Quanto al personale tecnico e amministrativo, il professor Rocca vuole inviare un segnale chiaro: «Ho chiesto alla professoressa Rossella Locatelli di ricoprire il ruolo di delegato per i rapporti con il personale tecnico-amministrativo e sono molto contento che abbia accettato, consapevole di un impegno delicato e complesso. Vogliamo poter contare sulla fiducia del personale tecnico-amministrativo della cui importanza siamo ben coscienti».

SERVIZI AGLI STUDENTI
«Per i servizi agli studenti investiremo di più sull’orientamento in entrata e in uscita, formando una squadra che punti in modo sistematico e razionale a coinvolgere gli studenti delle superiori e a creare occasioni dopo la laurea. La comunicazione, oggi troppo residuale va reimpostata anche avvalendosi delle competenze specifiche del corso di Scienze della Comunicazione».

LA SCELTA DEL VICARIO
Già candidatosi alle precedenti elezioni, si presenta in tandem con la Prof.ssa Barbara Pozzo, Direttore del Dipartimento di Diritto Economia e Culture. «Ho trovato con la professoressa Pozzo un’affinità di intenti, nata quando progettavamo il percorso economico di Giurisprudenza che ha portato all’apertura dell’unico Corso di Laurea del nord Italia che permette agli studenti di laurearsi in 6 anni sia in Giurisprudenza sia in Economia. Mantengo con il Prof. Serra Capizzano, a suo tempo in tandem con me, quelli che, reputo, debbano essere i giusti rapporti tra colleghi».

LA VISIONE FUTURA

Il programma è ambizioso e densissimo, ma il professor Rocca si mostra determinato: «Tra sei anni vorrei riconsegnare un’Università più entusiasta e con un marchio di riconoscibilità definito ».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.

Pubblicato il 29 Giugno 2018
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