Un presidio solidale in piazza Monte Grappa
L’iniziativa, che si chiama “European solidarity – Save lives, change Dublin“, si è svolta in contemporanea in molte piazze d’Europa
Il 28 giugno il Consiglio europeo discute di immigrazione e il giorno prima a Varese, in piazza Monte Grappa, si è svolto parallelamente un presidio per chiedere al Governo di dare sostanza al principio di solidarietà su cui si è fondata l’Unione europea.
All’appuntamento, in Piazza Monte Grappa mercoledì 27 alle 18, hanno aderito Varese Possibile, Arci Varese, Progetto Concittadino, Legambiente Varese Onlus, Arcigay Varese, Cgil Varese, Acli Varese, Giovani Democratici Provincia di Varese, Liberi e Uguali Varese.
«La Cgil di Varese ha aderito a questa manifestazione, che è internazionale, perchè domani (28 giugno ndr) al Consiglio Europeo verranno discusse le regole europee sull’immigrazione e si chiede di modificare le regole: tutti i paesi europei devono avere una corresponsabilità in questo caso, ma nell’ottica della solidarietà e dell’integrazione, non in questa logica xenofoba che si sta diffondendo in Europa» Spiega Umberto Colombo, segretario della Cgil varesina, mentre Natalino Bianchi, presidente di Progetto concittadino invita a “restare umani”: «Rimaniamo umani – commenta infatti – vogliamo che la solidarietà sia reale e concreta. IL regolamento di Dublino si può cambiare».
Anche Stefano Catone, di Possibile è convinto che «Debba passare la riforma del regolamento di Dublino, per condividere la responsabilità di quest fenomeno con gli altri paesi europei. E’ una questione di umanità, innanzitutto».
Un’ umanità nei confronti di chi si riversa qui che Giovanni Boschini, presidente di Arcigay Varese, specifica con esempi concreti: «Ci sono molte persone LGBT che scappano dai paesi dove l’omosessualità è un reato, e dove li rischiano la vita. Per questo pensiamo che la legge vada rivista nel senso dell’accoglienza, e lo faremo sentire per tutto il periodo dell’Onda Pride, cioè per tutta l’estate»
E infine Davide Filippa del comitato provvisorio di LeU ricorda che «Questa manifestazione è importante, perchè ribadisce che ci sono altre strade oltre a chiudere i porti per risolvere il problema dell’immigrazione. I migranti, come gli uccelli, migrano a seconda della necessità. Tenerli fuori significa non risolvere non solo i loro problemi, ma nemmeno i nostri, in un paese dove il numero dei nati decresce e i pensionati aumentano».
L’iniziativa, che si chiama “European solidarity – Save lives, change Dublin“, si è svolta in contemporanea in molte piazze d’Europa.
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