Trenord, si va verso il divorzio tra Regione e Trenitalia
Nella serata l'ad di FS Mazzoncini e il presidente Fontana si sono trovati d'accordo: «superare gli attuali assetti gestionali del servizio». Già si parla di come si divideranno le linee
«Un clima di fattiva collaborazione». Ma alla fine l’incontro tra i vertici di FS e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, si è chiuso con una presa d’atto: l’intenzione di «superare gli attuali assetti gestionali del servizio ferroviario regionale ora in capo a Trenord».
È l’ultimo capitolo della guerra sotterranea per il controllo del trasporto regionale, oggi tutto in mano a Trenord. Il punto di partenza è la perfetta parità di quote tra Fnm (e dunque Regione Lombardia) e Trenitalia, nel controllo della società: perfetta la parità societaria, imperfetta nei fatti, perché soprattutto dal Gruppo FS è stata contestata – negli ultimi anni – come un problema che blocca la società.
Nell’ultimo anno Fs ha alzato il tiro: ha fatto proposte di acquisizione di un 1%, ha promesso nuovi treni in caso prenda il controllo della società, avrebbe anche rallentato il rinnovo di una parte del materiale più vecchio impegnato sulle linee secondarie (come la Gallarate-Luino, per fare un esempio di conseguenze di cui abbiamo parlato di recente).
Fino all’ipotesi della rottura, che ora si fa concreta. “In pratica si va verso una gestione separata del servizio di trasporto ferroviario regionale“, ha riconosciuto ieri il comunicato invitato da Regione Lombardia.
Quindi: divorzio. La domanda successiva a questo punto è però immediata: quali linee rimarranno sotto Trenord e quali torneranno sotto Fs-Trenitalia? Innanzitutto la Regione manterrebbe le linee della rete Fnm, quindi tutte quelle che fanno capo al nodo di Saronno (nella foto), più la linea della Valcamonica e la Milano-Asso, oltre ai Malpensa Express. Trenitalia si prenderebbe i treni locali a più lunga percorrenza, tra cui tutto l’Ovest e il Sud di Lombardia. Poi però ci sono anche le linee suburbane a ridosso di Milano, linee ad altissimo carico: la Regione prenderebbe quelle che toccano anche la rete Fnm (come la S1 Saronno-Lodi o la S9 Saronno-Seregno-Milano-Albairate), su altre il confronto è ancora aperto.
Trenord, “a settembre seduta straordinaria di Consiglio regionale”
«Ho apprezzato molto il fatto che il presidente Attilio Fontana sia venuto subito questa mattina in Aula a informare il Consiglio regionale sugli esiti dell’incontro avuto ieri sera con l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, in merito all’ipotesi di accordo per superare gli attuali assetti gestionali del servizio ferroviario regionale che attualmente fa capo a Trenord». Lo sottolinea il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi, al termine della relazione del Presidente Fontana con la quale questa mattina in apertura di seduta ha informato l’aula dell’intenzione di modificare l’attuale assetto gestionale di Trenord affidando il servizio ferroviario lombardo a due differenti imprese ferroviarie, una controllata da FNM e una da Trenitalia, con l’intento di incentivare gli investimenti e creare una sana competizione. «Un segno di rispetto e attenzione da parte del Presidente Fontana nei confronti del parlamento regionale, che su questo tema dovrà essere coinvolto e dovrà sicuramente pronunciarsi: in accordo con i presidenti dei gruppi consiliari, abbiamo già previsto di dedicare una delle prime sedute di Consiglio regionale di settembre proprio all’ipotesi di accordo con Ferrovie dello Stato annunciata questa mattina».
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